Londra – Fra i supporti ottici che promettono di rimpiazzare i DVD si sono aggiunti i Multiplexed Optical Data Storage (MODS), dischi basati su di una tecnologia che ambisce a fornire capacità di memorizzazione fino 1 Terabyte, pari a 1.000 GB.
La nuova sfida al settore dei media ottici è stata lanciata da un gruppo di fisici dell’ Imperial College di Londra . Il loro progetto è quello di sviluppare, entro pochi anni, prototipi di disco a doppia faccia e doppio layer capaci di archiviare, nello stesso spazio di un CD, fino a 472 ore di video con qualità DVD.
Gli scienziati inglesi hanno spiegato che i dischi MODS potranno essere prodotti con costi equiparabili a quelli dei DVD e, soprattutto, i relativi player saranno in grado di leggere anche gli attuali CD e DVD.
Dr Török, team leader del progetto, prevede che i primi dischi MODS saranno in commercio fra il 2010 e il 2015, questo a patto che il suo laboratorio benefici di sufficienti fondi.
L’idea alla base della tecnologia MODS è quella di utilizzare dei “pit” e dei “land”, ossia le “depressioni” e gli “altopiani” con cui vengono codificati i bit su CD e DVD, in grado di riflettere il laser con circa 330 angolazioni differenti: la lettura di tali angolazioni rende possibile assegnare ad ogni singolo pit e land molte più informazioni di quanto avviene oggi con i tradizionali dischi ottici.
Fra i maggiori rivali della tecnologia MODS vi sono i media olografici e, soprattutto, Blu-ray, uno dei pochissimi candidati alla successione del DVD già disponibili sul mercato. Sebbene attualmente i dischi Blu-ray abbiano una capacità di 25 GB, che verrà presto estesa a 50, Sony è già al lavoro su una nuova generazione di supporti a laser blu da 200 GB.