Roma – Il “Firefox day” è arrivato. Oggi una larga fetta della comunità open source si prepara a festeggiare il debutto della versione 1.0 di Mozilla Firefox, un browser che ha già saputo conquistare il cuore di un discreto numero di navigatori del Web, molti dei quali ex utenti di Internet Explorer.
Le novità di Firefox 1.0 sono già note da tempo, e molti utenti le hanno potute provare a fondo grazie alla Preview Release rilasciata in settembre e alle più recenti Release Candidate. Proprio negli scorsi giorni Punto Informatico ha dedicato al browserino di casa Mozilla un’ esaustiva recensione corredata dalla descrizione di alcuni dei più utili e popolari plug-in.
Il lancio di Firefox 1.0 si accompagnerà un po’ in tutto il mondo ad iniziative di vario genere, tra cui feste al sapore d’open source e specifiche attività di promozione. Grazie alla campagna di raccolta fondi lanciata lo scorso mese da Mozilla Foundation, e conclusasi pochi giorni fa, l’evento sarà pubblicizzato niente di meno che sul New York Times e, probabilmente, anche su altri giornali statunitensi.
Sulla scia di quanto avviene oltre oceano, qui in Europa il sito Firefox-Kommt.de è riuscito a raccogliere in meno di una settimana 40.000 euro di donazioni, una somma che garantirà al browserino open source una comparsa sulle pagine del prestigioso quotidiano tedesco Frankfurter Allgemeine (FAZ).
In Italia, l’esordio della prima release matura di Firefox è promosso in primis da MozillaItalia.org , sito del gruppo di traduzione italiana del progetto Mozilla, da cui nelle prossime ore sarà possibile scaricare le versioni localizzate del browser e i rispettivi language pack. Firefox 1.0 in italiano verrà distribuito anche attraverso la giovane sezione in lingua italiana del sito Mozilla-Europe.org , che per l’occasione “vestirà” una nuova start page.
Il primo sito ufficiale di riferimento rimane tuttavia Mozilla.org , casa di Firefox, Thunderbird, Mozilla Suite ed altri progetti open source. Non appena disponibile la versione 1.0 di Firefox, questo sito tenterà di riconoscere la lingua e la piattaforma dei visitatori per ridirigerli automaticamente verso la pagina dei download più adatta. La nuova versione del browser uscirà infatti contemporaneamente in decine di lingue e per tutte le piattaforme supportate, incluse Windows, Linux e Mac OS X.
Come detto di recente da un portavoce, Mozilla Foundation si aspetta che la release 1.0 di Firefox venga scaricata almeno 10 milioni di volte nell’arco di 10 giorni, una previsione calibrata sul successo riscosso dalle precedenti versioni e, soprattutto, dalla Preview Release 1.0, il cui contatore dei download ha sfiorato quota 10 milioni in poco meno di due mesi.
Stando ad alcune statistiche pubblicate di recente, Firefox condivide con il suo fratellone Mozilla una quota di mercato di circa il 6%, di cui oltre la metà imputabile al fratello più giovane. Un risultato che lo pone già secondo nella classifica dei browser più diffusi al mondo, e che ne fa il più aggressivo contendente di Internet Explorer dai tempi di Netscape.
“La guerra dei browser si sta riaccendendo, e questo per merito di giovani programmi come Firefox e Safari”, ha affermato Marc Andreessen, che a suo tempo fondò Netscape Communications grazie al successo del suo Mosaic e dei suoi derivati. “Microsoft dovrà necessariamente rispondere a queste minacce in modo competitivo”. Andreessen ne ha anche approfittato per lanciare una stilettata all’avversario di sempre, mettendo in guardia la comunità open source da quelle che definisce “le tattiche monopolistiche” del big di Redmond, adottate per tutelare “il dominio di Windows sul mercato”.
Il progetto Firefox ha avuto la capacità di trasformarsi in breve tempo in un movimento di entusiasti che oggi coinvolge migliaia di volontari e milioni di utenti in tutto il mondo. Fin dalla sua nascita, avvenuta due anni or sono, il fratellino di Mozilla ha infatti puntato su caratteristiche quali leggerezza, semplicità e gradevolezza dell’interfaccia, un connubio che ha saputo attrarre fin da subito una certa fetta di utenti di Windows scontenti di IE.
Su Linux, Firefox non è altrettanto diffuso come su Windows, questo sia perché in ambito desktop Linux è ancora poco utilizzato, sia perché i due più noti desktop environment, KDE e GNOME, integrano un proprio browser predefinito: Konqueror nel primo caso, Epiphany nel secondo. Negli scorsi mesi, Mozilla Foundation ha tuttavia avviato un dialogo con il team di sviluppo di GNOME che potrebbe portare alla realizzazione di una piattaforma di sviluppo comune e alla creazione di una versione nativa di Firefox per GNOME: se ciò avvenisse, Firefox avrebbe una chance per divenire il nuovo browser predefinito del noto ambiente desktop.
“La versione 1.0 di Firefox è un momento importante per tutto il mondo del software libero perchè rappresenta la prima release veramente matura di una delle tecnologie più importanti sviluppate negli ultimi anni”, ha detto a PI Marco Pesenti Gritti, ideatore e maintainer del progetto Epiphany. “Credo che il progetto abbia corretto diversi degli errori commessi dalla suite di Mozilla, quali l’abbondanza di funzionalità di dubbia utilità a scapito della pulizia dell’interfaccia. Sono inoltre positive l’attenzione alle necessità dell’utente comune, non programmatore, l’inserimento di funzionalità innovative quali i bookmark live, l’attenzione per la leggerezza e la velocità dell’interfaccia e del rendering. Credo che prodotti come Firefox e GNOME segnino una svolta nella comunità open source che finalmente decide di rivolgersi e di soddisfare le esigenze della maggior parte degli utenti, che sono per formazione ed interessi “non tecnici”: un passo fondamentale perché l’Open Source, da fenomeno innovativo ma chiuso ed elitario, diventi una risorsa preziosa a disposizione di tutti. Gli aspetti a cui credo Mozilla.org debba prestare attenzione nei prossimi anni sono l’integrazione con i vari Desktop supportati (GNOME per quanto riguarda Linux) e la piattaforma di sviluppo, che pur essendo ottima non è ancora sufficientemente matura per essere utilizzata facilmente in applicazioni esterne. Sono aspetti complessi, che
richiederanno tempo per essere perfezionati, ma fondamentali per la diffusione delle tecnologie di Mozilla.org, potenzialmente superiori alle alternative closed source”
“Fin dall’inizio, da professionista dell’informatica, ho amato Firefox perché era un browser Internet a misura di utente, creato per semplificare la vita e fornire un metodo di navigazione più consapevole. Tutti lo possono usare senza correre il rischio di trovarsi accidentalmente invasi da virus, dialer, spyware, cookie sgraditi, infinite finestre pop-up e chissà cos’altro”, ha dichiarato a PI Michele Dal Corso, coordinatore di MozillaItalia.org. “Ma il punto più importante è che tutto ciò avviene nel modo più trasparente e chiaro per l’utente, anche per il meno esperto. Il lancio di Firefox è quindi il trionfo del software aperto a misura di utente, un utente che è in prima persona invitato a migliorarlo e adattarlo alle proprie esigenze”.
Nel promuovere l’uso di Firefox come alternativa a IE stanno giocando un ruolo non marginale gli esperti di sicurezza, che sempre più spesso suggeriscono agli utenti di utilizzare un browser diverso da IE, talvolta citando espressamente come alternativa il prodotto di Mozilla. Ma Perché Firefox dovrebbe essere più sicuro di IE?
“Innanzitutto perché Firefox ha il vantaggio di essere open source”, ha detto a PI Gerardo Di Giacomo, esperto di sicurezza e membro del portale sulla sicurezza Zone-H.it. “Il fatto di essere open source non significa che sia necessariamente esente da errori di programmazione o altre debolezze, ma gli dà tuttavia il vantaggio di poter contare su di una vasta comunità di persone in grado di analizzare il suo codice e sviluppare una patch in tempi rapidissimi, senza tutta la “burocrazia” tipica dei colossi del software proprietario. Inoltre Firefox non supporta le tecnologie proprietarie di IE, come ActiveX e VBScript, rendendolo così immune ai moltissimi codici malevoli che colpiscono il browser di Microsoft”.
In questi ultimi anni Microsoft ha fatto alcuni passi nella direzione di ridurre al minimo i tempi di sviluppo e test delle patch e rendere il proprio browser più sicuro, non per ultimo il rilascio del Service Pack 2 per Windows XP. E se da un lato ci sono esperti di sicurezza che ritengono tali passi non sufficienti, dall’altro Microsoft ribadisce quanto peraltro sostenuto da molti, ossia che sotto il mirino dei cracker di tutto il mondo c’è IE non Firefox. Se le previsioni saranno mantenute, potrebbe non passare molto tempo prima che il browser open source sia chiamato a superare la difficile prova della popolarità.
Come si evince anche da alcuni commenti apparsi sui forum di PI, non tutti vedono in Firefox il futuro re dei browser, ed alcuni non lo considerano neppure una valida alternativa a IE, Opera o ai già numerosi browser open source. Se a criticarlo duramente è però tutto sommato una minoranza, vi è invece un più numeroso gruppo di utenti del Web che, pur ritenendo Firefox un buon browser, semplicemente non vede la necessità di abbandonare il software di navigazione già utilizzato, specie se già si tratta di un prodotto “alternativo”. Tra loro anche Luca Schiavoni, grafico di PI nonché curatore della rubrica Download, che alla domanda perché preferisca ancora Mozilla a Firefox ha così risposto:
“Perchè in fondo sono un vecchio utente Netscape da quando Internet Explorer non esisteva ancora, e Bill Gates non credeva nel boom di internet. Sono quindi abituato ad avere un unico programma per usare la Rete, ovvero il web, la posta, i newsgroup… tutto insieme! Firefox l’avevo provato, lo aggiorno e lo tengo installato… ma per la posta dovrei comunque tenere aperto anche Mozilla”, ha detto Luca. “Prima di cambiare di nuovo strumento di lavoro preferisco aspettare il lancio della “nuova” suite completa di Mozilla contenente i nuovi strumenti in corso di sviluppo, anche se ora solo al pensiero di trasportare la posta, o le personalizzazioni, da un client all’altro mi sento male. Il passaggio a Thunderbird, degno compagno di Firefox, preferisco rimandarlo a quando i nuovi strumenti saranno più maturi”.
Di Thunderbird, il client di e-mail stand-alone che fa da complemento a Firefox, proprio negli scorsi giorni Mozilla Foundation ha lanciato la nuova versione preliminare 0.9. Anche Thunderbird sta dunque per compiere l’ultimo passo verso la maturità per proporsi come alternativa ai già numeorosi software analoghi, tra cui Outlook Express di Microsoft. Le principali novità della versione 0.9, vedi il dettaglio qui , consistono nell’introduzione delle “Saved Search Folders”, speciali cartelle virtuali che possono essere create dinamicamente sulla base di uno o più criteri di ricerca, e del “Message Grouping”, che permette di raggruppare dei messaggi in una stessa cartella in base ad attributi come date, mittente, priorità, ecc.
Firefox 1.0 rappresenta il culmine di un lavoro di sviluppo partito oltre due anni fa e reso pubblico nel settembre del 2002, quando debuttò la versione 0.1 di quello che all’epoca portava ancora il nome di Phoenix (in seguito mutato in Firebird e, infine, nell’attuale Firefox).
Firefox utilizza lo stesso motore di rendering di Mozilla, Gecko, e fin dall’inizio si è basato sulla tecnologia XUL (Extensible User Interface Language) che, secondo i progettisti, consente di creare interfacce più leggere, veloci e modulari. Nato principalmente in risposta alla pesantezza, alla complessità e alla ridondanza di funzioni che con il tempo hanno finito per caratterizzare negativamente Mozilla, il progetto Firefox ha adottato come priorità leggerezza e semplicità dell’interfaccia, le stesse che in precedenza avevano già guidato lo sviluppo di altri browser basati su Gecko come Galeon , Epiphany , Camino e il poco noto, ma come Firefox disponibile per Windows, K-Meleon . Come Mozilla e i suoi vari cugini, anche Firefox si può ritenere un discendente più o meno diretto di Netscape: quest’ultimo ha potuto trasmettere i propri geni ad una così vasta progenie di browser grazie all’apertura, avvenuta nel 1998, del suo codice sorgente. Una storia minimale del progetto Mozilla e del motore Gecko si trova qui .
Guardando invece al futuro, nei prossimi mesi il team di sviluppo di Firefox ha intenzione di focalizzare il proprio lavoro nel correggere i bug dell’ultimo minuto e affinare le funzionalità già presenti nell’attuale versione del browser: un lavoro che, all’inizio della prossima primavera, dovrebbe portare al rilascio di Firefox 1.1, anche noto con il nome in codice di “Deer Park”.
Guardando ancora più in là nel tempo, Dal Corso ha spiegato a PI che il progetto di sviluppo si concentrerà probabilmente sul perfezionamento di una piattaforma XUL, chiamata Runner, il cui scopo sarà quello di facilitare lo sviluppo di applicazioni per il Web che, come Firefox e Thunderbird, poggino sulla tecnologia XUL e il motore Gecko. Runner consentirà inoltre di far condividere a Firefox e Thunderbird alcuni componenti XUL di base, così da rendere i due applicativi ancora più flessibili e leggeri (sia in termini di dimensioni dei file che di occupazione di memoria).
“In quest’ottica Mozilla Suite scomparirà gradualmente per essere sostituita da un sistema modulare XUL Runner/Firefox/Thunderbird: questo darà la possibilità agli utenti di utilizzare Firefox e Thunderbird come applicazioni indipendenti o integrate, un’integrazione che si estenderà anche alle altre applicazioni della Suite. Nel passaggio non vi sarà alcuna perdita di caratteristiche rispetto alla Suite attuale, ma solo una razionalizzazione delle risorse esistenti”, ha detto Dal Corso.
Per un round-up sulla strada che ha portato Firefox verso la maturità, infine, si consiglia la rilettura di alcuni articoli di PI:
– Mozillone ha un nuovo fratellino free
– Il browser Phoenix cambia nome
– Mozilla anno zero
– Firebird 0.6, il futuro di Mozilla
– Mozilla Mozilla
– Mozilla Firebird s’aggiorna e cambia nome
– Thunderbird 0.8, Firefox (quasi) 1.0
– Firefox prossimo alla maturità
– Firefox pronto al lancio
– Mozilla.org: Firefox è qui per vincere
– Firefox dimostra che i panda ruggiscono