Un wiki per la controcultura informatica

Un wiki per la controcultura informatica

Partito un progetto di raccolta-storiografia attorno ad alcuni temi chiave della cultura informatica e telematica italiana
Partito un progetto di raccolta-storiografia attorno ad alcuni temi chiave della cultura informatica e telematica italiana


Roma – BBS, Hackmeeting, Isole nella Rete, Hacklab, Spippolatori, Indymedia Italia. Sono queste alcune delle voci dell’interessante sommario che si sta proponendo con l’avvio di un nuovo progetto di sito collaborativo wiki.

Questi nomi-parole chiave della storia informatica e telematica italiana, di quella dell’hacking e delle libertà digitali, si trovano indicizzati sotto la voce “Storie e racconti della controcultura digitale italiana – Progetto di storiografia comunitaria” .

Un wiki, dunque, dagli obiettivi ambiziosi ma che potrebbe mettere mano ad una materia sfaccettata e animata da innumerevoli percorsi individuali spesso tutt’altro che lineari, per ricostruire “la via italiana al digitale”, alla liberazione di spazi occupati e alla creazione dei nuovi cyberspazi di aggregazione, dibattito e militanza, sulla spinta di una tecnologia in rapida evoluzione in cui si è sempre più immersi.

Siamo ancora agli inizi e l’ambito collaborativo del wiki – ossia di un sito-forum nel quale è possibile pubblicare ma anche correggere, modificare e aggiungere quanto già pubblicato – ha fin qui prodotto soltanto alcuni approfondimenti.

Ad esempio, nel descrivere il “Cyberpunk”, inevitabile cardine del sommario, “zt4” scrive: “Nonostante la sua vita relativamente breve, dal 1984 all’inizio degli anni 90, contamino’ una grande quantità di gente. Il movimento dell’informatica “alternativa”, in particolare gli hackers, trassero grande ispirazione dal cyberpunk. Nelle pagine dei libri veniva mitizzata la figura dell’hacker e le sue gesta, mentre nella strada, tutte le persone che fino ad allora erano individui isolati si ritrovarono a formare comunità nuove nei contenuti e nelle forme (alcune digitali: era il tempo delle BBS). Tra i gruppi più importanti il Chaos Computer Club di Amburgo e in particolare uno dei suoi fondatori, il mai dimenticato Wau Holland. In qualche modo quel periodo finì, rimase l’attitude”.

Un’ attitude che, forse, spingerà qualcuno di coloro che hanno vissuto quegli anni a raccontarli e a raccontarsi oltreché a riempire di link chi tramite il wiki è in cerca di vecchi e nuovi orizzonti digitali.

Il nuovo wiki è disponibile qui . Tutti i testi pubblicati sono soggetti alla licenza Creative Commons 2.0 .

Link copiato negli appunti

Ti potrebbe interessare

Pubblicato il
30 nov 2004
Link copiato negli appunti