Opera: dentro la voce, fuori il telecomando

Opera: dentro la voce, fuori il telecomando

La celebre softwarehouse presenta un programmino per appliance digitali domestiche che include una tecnologia di riconoscimento vocale e un'interfaccia basata su alcuni standard del Web
La celebre softwarehouse presenta un programmino per appliance digitali domestiche che include una tecnologia di riconoscimento vocale e un'interfaccia basata su alcuni standard del Web


Oslo (Norvegia) – Entrata nel settore delle appliance domestiche con le versioni embedded del proprio browser, Opera Software intende ora portare all’interno dei salotti digitali le tecnologie di riconoscimento vocale.

La società norvegese ha presentato un’interfaccia con supporto vocale destinata ai dispositivi di home entertainment, tra cui lettori DVD, videoregistratori digitali e set-top box. L’interfaccia di Opera è stata progettata come Electronic Program Guide (EPG), una guida digitale che permette di programmare la visione dei programmi TV trasmessi in broadcast, cercare un programma o un canale per nome o per categoria, e accedere alle relative informazioni. Grazie all’integrazione della tecnologia Embedded ViaVoice di IBM , gli utenti possono navigare tra i menù e utilizzare le varie funzionalità dell’EPG attraverso comandi vocali.

L’intera interfaccia della guida elettronica di Opera è stata scritta in XHTML+Voice (X+V), un linguaggio che combina gli standard XHTML e VoiceXML progettato per creare applicazioni Web-based capaci di gestire vari tipi di input, tra i quali la voce. Il tentativo di Opera è quello di far incontrare i dispositivi digitali da salotto con le tecnologie web, un settore in cui può vantare particolare esperienza.

“L’EPG con supporto vocale non è fantascienza ma la più lampante dimostrazione di cosa si possa fare nell’home media con le tecnologie del web”, ha affermato Jablokov, direttore in IBM della divisione che si occupa di sistemi per portali multimodali e vocali.

“L’integrazione tra voce e dati è un’evoluzione naturale, e ha un enorme potenziale nel mercato domestico”, ha aggiunto Jon S. von Tetzchner, CEO di Opera. “Attraverso la collaborazione con IBM vogliamo dare la possibilità ad operatori e OEM di aggiungere il supporto vocale alle loro applicazioni HTML e JavaScript in tempi molto brevi”.

La nuova mossa di Opera segue da vicino l’annuncio della prima versione del suo omonimo browser dotata della tecnologia di riconoscimento vocale.

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Pubblicato il
23 feb 2005
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