Roma – Dopo il clamoroso sprint iniziale, che nel giro di poche settimane lo ha catapultato al secondo posto in classifica, Firefox sembra ora accusare i primi sintomi di affaticamento. Sebbene il giovane pupillo di casa Mozilla non abbia arrestato la propria corsa, il suo passo sta rallentando e, probabilmente, andrà progressivamente stabilizzandosi.
Ad evidenziare questo trend sono gli osservatori di WebSideStory e di OneStat.com , entrambe società specializzate nel monitoraggio e nell’analisi di dati statistici riguardanti l’utilizzo di Internet.
Prendendo in considerazione i dati dei soli Stati Uniti, WebSideStory mostra come dal 14 gennaio al 18 febbraio scorsi Firefox sia cresciuto del 15%, raggiungendo uno share globale del 5,69%. Il dato di crescita va confrontato con il 22% rilevato durante le 6 settimane precedenti – ossia in un arco di tempo a cavallo tra dicembre e gennaio – e il 34% registrato invece tra il 5 novembre e il 3 dicembre 2004, ossia durante le prime quattro settimane dal lancio di Firefox 1.0.
“Il numero di download di Firefox riportati da Mozilla Foundation continua ad impressionare sia noi che i media. Noi però teniamo traccia della percentuale di utilizzo invece che del numero di download, e stiamo osservando che la crescita nell’uso di Firefox è rallentata rispetto al boom di novembre. Una situazione forse prevedibile dopo l’hype iniziale”, ha spiegato Jeff Lunsford, CEO di WebSideStory. “Lo scorso dicembre sembrava che Firefox potesse raggiungere il 10% per metà 2005, dunque in anticipo rispetto al traguardo — il tardo 2005 — che si era prefissata Mozilla Foundation. Stando alle ultime stime di crescita quest’ultimo obiettivo appare ancora a portata di mano, mentre il conseguimento del primo appare assai improbabile senza un incremento nell’attività di marketing di Mozilla Foundation”.
Nell’ultima indagine pubblicata da WebSideStory, Internet Explorer slitta per la prima volta sotto al 90%, passando dal 90,28% all’89,85%: nell’aprile dello scorso anno aveva registrato un 95,48%. La quota di mercato si sta assottigliando anche per i fratelloni di Firefox, Netscape e Mozilla, che dal 3% dello scorso anno sono scivolati al 2,47%. La voce “altri browser”, comprendente Opera e Safari, si attesta sull’1,9%.
Nella classifica relativa al solo sistema operativo Windows, IE vanta ancora un 92,2%, mentre la quota relativa ad “altri browser” (qui rappresentata quasi esclusivamente da Opera) crolla allo 0,18%: a dimostrazione di come Firefox “peschi” soprattutto nel mondo Windows, la sua percentuale si conserva invece quasi invariata (5,47%).
OneStat.com, che a differenza di WebSideStory trae i suoi dati da siti sparsi un po’ in tutto il mondo, dà IE all’87,20% e Mozilla/Firefox all’8,45%: purtroppo OneStat.com non disgiunge il dato di Firefox da quello del suo parente stretto, mentre invece isola quello di Netscape (1,11%). Se si sommano le quote di tutti i browser basati su Mozilla (incluso Netscape) si ottiene il 9,56%, un risultato dell’1,4% superiore a quello che si ottiene dalle cifre divulgate da WebSideStory.
Va notato come le stime di OneStat.com si riferiscano all’intero mese di febbraio.
“Sembra che la quota globale d’utilizzo di Firefox stia ancora crescendo e che quella di IE stia invece riducendosi”, ha commentato Niels Brinkman, co-founder di OneStat.com. “A quanto pare gli utenti di IE 5 stanno passando a Firefox invece di aggiornarsi a IE 6.0”.
Anche dalle statistiche di OneStat.com risulta tuttavia evidente come il tasso di crescita di Firefox stia riducendosi sensibilmente rispetto ai mesi precedenti.
Nella classifica di OneStat.com Opera ha l’1,09% e Safari l’1,21%: rispetto allo scorso novembre quest’ultimo è cresciuto dello 0,3%.
Nel momento in cui si scrive il numero di download di Firefox riportato da SpreadFirefox.com sfiora i 27 milioni.