Roma – Destinato un giorno a percorrere le silenti distese rocciose di Marte, TETwalker è un robot formato da una struttura piramidale flessibile che lo rende capace di cambiare forma. È proprio il caso di dire che TETwalker è un robot “poliedrico”, anzi, “teatredrico”, visto che il suo nome deriva per l’appunto dalla figura geometrica: una piramide con tre facce e una base.
Ciascun vertice della piramide ospita un piccolo motore su cui terminano assi telescopici in metallo: i motori servono per accorciare o allungare ciascun lato della piramide, una caratteristica che permette al robot di muoversi rotolando su se stesso. La sua particolare struttura lo rende anche capace di variare la propria configurazione, assumendo ad esempio una forma più o meno appiattita.
La NASA ha già testato un prototipo del suo nuovo “giocattolo” hi-tech in una località dell’Antartide, un posto particolarmente adatto per saggiarne il comportamento in condizioni estreme e terreni accidentati.
Gli scienziati stanno ora costruendo una versione in miniatura di TETwalker che adotta sistemi micro e nano-elettromeccanici. L’aspetto più interessante di questa futura generazione di robot tetraedrici sarà dato dalla loro possibilità di unirsi a formare quelli che la NASA chiama “Autonomous NanoTechnology Swarm” (ANT), ossia “sciami” di robot in grado di dar vita a nuove strutture: ad esempio, un’antenna parabolica, una vela solare o una sfera. La possibilità di organizzarsi in strutture più complesse aprirà la strada a robot capaci di modificarsi autonomamente in base alle esigenze del momento: ad esempio, minuscole versioni di TETwalker potrebbero assemblarsi in una sorta di serpente capace di avanzare su terreni particolarmente impervi.
I video del robot, insieme alle sue caratteristiche tecniche, si trovano qui .