E-book per disabili? In arrivo

E-book per disabili? In arrivo

Lo promettono il MIT e il MIUR che, in una lettera ai genitori, spiegano di essere sul punto di emanare la direttiva che porterà nelle scuole libri finalmente accessibili
Lo promettono il MIT e il MIUR che, in una lettera ai genitori, spiegano di essere sul punto di emanare la direttiva che porterà nelle scuole libri finalmente accessibili


Roma – Non è caduto nel vuoto l’appello che i genitori di alunni disabili hanno rivolto alle istituzioni affinché la legge sull’accessibilità dei testi scolastici sia rapidamente portata ad attuazione e garantisca dignitose condizioni di studio agli studenti portatori di varie forme di disabilità.

In una lettera inviata al gruppo promotore dell’appello dai capi di gabinetto del ministero dell’Istruzione e del dipartimento all’Innovazione, si ribadisce l’intento del Governo di accelerare il più possibile i tempi per portare nelle scuole italiane i libri accessibili, per esempio testi scolastici in formato digitale.

“Consapevoli dell’esigenza, per le famiglie e per le istituzioni scolastiche, di disporre di strumenti facilmente accessibili agli studenti disabili ed al fine di consentire di poter partecipare in tempo utile ed in modo effettivo all’inizio delle attività didattiche – si legge nella lettera – sono stati promossi vari incontri tra le Amministrazioni dell’istruzione, dell’università e della ricerca, per l’innovazione e le tecnologie, l’Associazione Italiana Editori. Ciò, anche in funzione di un avvio concreto dell’attuazione dell’art. 5 della legge n. 4/2004”.

Grazie a questi incontri e a quanto previsto dalla normativa nota come Legge Stanca “è stato concordato di assicurare la disponibilità, in ciascuna classe interessata, dei libri di testo adottati, anche nelle versioni destinate ai disabili visivi (non vedenti o ipovedenti). Di conseguenza verranno fornite le opportune istruzioni, nell’ambito dell’emananda circolare sull’adozione dei libri di testo”.

Entrambi i responsabili ministeriali assicurano dunque “la massima attenzione per i problemi prospettati nell’Appello che, pur nella loro particolare complessità, sono considerati assolutamente meritevoli della necessaria considerazione, a tutela degli interessi delle persone disabili, e delle loro più ampie opportunità di formazione”.

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Pubblicato il
6 apr 2005
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