Cina e India regneranno sull'IT

Cina e India regneranno sull'IT

La leadership passi ai due grandi paesi asiatici: lo chiede il premier cinese in visita nella Silicon Valley indiana. Ipotizzato un mercato unico India-Cina. Non c'è motivo - dice Wen - di aspettare l'America
La leadership passi ai due grandi paesi asiatici: lo chiede il premier cinese in visita nella Silicon Valley indiana. Ipotizzato un mercato unico India-Cina. Non c'è motivo - dice Wen - di aspettare l'America


Bangalore (India) – Negli ultimi tempi l’Occidente osserva timoroso la rampante crescita delle grandi potenze asiatiche. Adesso la Cina prepara un ulteriore assalto alle economie di tutto il mondo, dopo il putiferio scatenato (sopratutto in Italia) con la fine delle quote tessili. Il prossimo obiettivo del Drago è raggiungere il vertice nella produzione mondiale ad alta tecnologia, grazie all’appoggio della vicina India.

Durante una visita diplomatica a Bangalore, il primo ministro cinese Wen Jiabao ha sottolineato l’importanza di una sinergia d’intenti e di investimenti, indispensabile per potenziare l’industria IT dei due grandi paesi. Le sue parole disegnano l’opportunità di un’inedita armonia produttiva e strategica tra Pechino e New Delhi, tutta tesa a strappare ai competitor occidentali la loro già traballante leadership.

La Cina, con oltre 40.000 aziende hardware (tutte concentrate nella parte sudorientale del paese), esporta circa il 66% del totale dei pezzi prodotti: un giro d’affari pari a 250 miliardi di Yuan, circa 23 miliardi di euro. L’India registra ottimi tassi di crescita nel settore del software, con un incremento annuo del 35% ed esportazioni pari a quasi 14 miliardi di euro . Attualmente, la Cina investe circa l’1,1% del PIL nelle nuove tecnologie, mentre l’India si stabilizza attorno allo 0,7% – in rapida crescita rispetto agli anni precedenti.

Le cifre parlano chiaro: ci sono tutti i numeri per fare paura all’Occidente.

Nel frattempo il premier cinese presagisce l’abbattimento delle frontiere commerciali tra India e Cina, fissato indicativamente per il 2010: “La cooperazione equivale a due pagode di un tempio “. Nel caso dei paesi asiatici, “una è l’hardware mentre l’altra è il software”.

Secondo Peng Baoquan, dell’Associazione nazionale cinese dei produttori di hardware, “la
vera forza della Cina è proprio nei costi bassi della produzione di componenti elettronici”. Quando il Drago farà coppia con la Tigre, cosa accadrà per il mercato internazionale?

“Se i nostri paesi uniscono le forze”, aggiunge Jiabao, “potremmo tracciare e percorrere insieme una nuova rotta per l’industria high-tech. Sarà così il secolo asiatico dell’IT “. La proposta è stata immediatamente accolta dal ministro degli esteri indiano Natwar Singh. Sono stati ratificati anche alcuni trattati di collaborazione nel settore della ricerca aerospaziale e delle nuovi fonti d’energia.

Rimane tuttavia l’interrogativo dei diritti dei lavoratori: la maggioranza dei programmatori indiani sogna di trasferirsi all’estero , mentre gli operai delle catene di montaggio cinesi sono sottopagati , nonché costretti in condizioni produttive disumane. La leadership dei due paesi quanto a lungo potrà evitare di fare i conti con queste realtà?

Tommaso Lombardi

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Pubblicato il
11 apr 2005
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