ESS si è arresa all'MPAA

ESS si è arresa all'MPAA

Il chipmaker americano scende a patti con la potente associazione degli studios di Hollywood, che lo aveva denunciato per aver venduto chippetti di decodifica dei DVD a chi non doveva
Il chipmaker americano scende a patti con la potente associazione degli studios di Hollywood, che lo aveva denunciato per aver venduto chippetti di decodifica dei DVD a chi non doveva


Encino (USA) – Trascinato in tribunale dalla temibile Motion Picture Association of America ( MPAA ), che l’accusava di aver venduto chip per la decodifica dei DVD ad aziende non autorizzate, il produttore californiano ESS Technology ha issato bandiera bianca.

ESS ha scelto di accettare l’accomodamento offertogli dalla MPAA, l’associazione a cui aderiscono i maggiori studios hollywoodiani, e porre così fine ad una causa protrattasi per quasi un anno. Il chipmaker, che non ha rivelato i dettagli economici dell’accordo extragiudiziale, ha detto di essersi impegnata con l’MPAA “a combattere la pirateria ed a vendere i chip solo ai licenziatari della DVD Copy Control Association (DVD CCA)”.

La DVD CCA è un’organizzazione direttamente legata alla MPAA che si occupa di vendere ai produttori di dispositivi DVD la licenza della tecnologia Content Scramble System (CSS) utilizzata per proteggere i DVD-Video dalla copia. Società come ESS, che producono chip in grado di decodificare i contenuti protetti con il CSS, sono vincolate da un accordo con la DVD CCA a vendere i propri chip esclusivamente ai produttori di lettori DVD in possesso delle necessarie licenze. ESS aveva violato tali accordi facendo affari con un’azienda impegnata nel realizzare un dispositivo per la copiatura dei DVD.

La causa con ESS fa parte di una recente iniziativa della MPAA contro quei produttori di hardware che, a suo dire, contribuiscono ad alimentare la pirateria dell’home video. Lo scorso anno la potente associazione americana ha preso di mira altri due produttori , MediaTek e Sigma Designs, denunciandoli entrambi per violazione delle licenze sull’uso delle tecnologie di protezione dei DVD. Entrambe le cause sono ancora in corso.

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Pubblicato il
18 apr 2005
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