C7, la sfida di VIA al Pentium M

C7, la sfida di VIA al Pentium M

VIA sembra decisa ad uscire dal cono d'ombra di giganti come Intel e AMD lanciando a breve un nuovo processore, chiamato C7, che sulla carta sembra poter competere con Pentium M e Turion 64 sia in termini di consumi che di performance
VIA sembra decisa ad uscire dal cono d'ombra di giganti come Intel e AMD lanciando a breve un nuovo processore, chiamato C7, che sulla carta sembra poter competere con Pentium M e Turion 64 sia in termini di consumi che di performance

Taipei (Taiwan) – Se ad oggi Via si è accontentata di giocare un ruolo soltanto marginale nel mercato delle CPU per PC, il chipmaker taiwanese sembra ora deciso ad ampliare i propri orizzonti e sfidare in modo più diretto i processori mobili di Intel e AMD. Il chip della “riscossa” si chiama C7 e rappresenta l’erede di un processore, il C3 , oggi praticamente sconosciuto al grande pubblico.

Con il C7 il produttore asiatico è pronto a dimostrare di aver colmato quel gap prestazionale che, fino ad oggi, rendeva le proprie CPU poco interessanti sia agli occhi dei produttori di PC che a quelli dei produttori di notebook. E così, se il C3 viene per lo più utilizzato su thin client e appliance domestiche, VIA spera che il C7 possa rivaleggiare testa a testa con il Pentium M di Intel e il Turion 64 di AMD anche in settori come i notebook thin and light, i PC compatti, i media center e i server blade.

Il C7 verrà commercializzato alla fine di questo trimestre nelle frequenze di clock di 1,5 GHz e 1,8 GHz, ma raggiungerà rapidamente i 2 GHz: questa è la stessa frequenza che attualmente caratterizza i più veloci modelli di Pentium M e di Turion 64 (quest’ultimo, per la verità, raggiunge i 2,13 GHz). Per quanto riguarda i consumi, VIA afferma che il C7 assorbe al massimo 20 watt a 2 GHz e 7 watt a 1,5 GHz: a confronto, il Pentium M standard a 1,5 GHz consuma un massimo di 21 watt e il Turion 64 MT a 1,6 GHz ne consuma 25. Almeno sulla carta, quindi, il C7 sembra poter competere con i rivali sia in termini di consumi che di potenza bruta : resta da vedere quali saranno le sue reali performance con le tipiche applicazioni per PC.

Sul proprio sito, VIA ha pubblicato i risultati di alcuni benchmark standard che mettono a confronto il rapporto performace/watt di C7 e Pentium M: dal test emerge che il chip made in Taiwan batte il rivale di Intel nei benchmark Business Winstone 2004, 3D Mark 2001 SE e PCMark 04.

Comparazione tra C7 e C3 In attesa che i laboratori indipendenti dicano la loro, del C7 si può già apprezzare la dimensione del die di silicio, di soli 30 millimetri quadrati: oggi la dimensione tipica di un processore x86 varia fra i 100 e 200 mmq. Per ottenere un tale livello di miniaturizzazione VIA ha commissionato la produzione del proprio chip ad IBM, che utilizza un processo produttivo a 90 nanometri combinato alle tecnologie strained silicon e silicon-on-insulator. Fino ad ora l’azienda di Taipei aveva costruito i propri processori in casa.

Ma VIA sa bene che la tecnologia, da sola, non basta per fronteggiare i più blasonati concorrenti: il chipmaker è infatti decisa a combattere la guerra ai big del settore anche sui prezzi, proponendo il suo chip “ad una frazione” del costo di un Pentium M. Per raggiungere tale traguardo, però, VIA ha dovuto lesinare sulla quantità di cache L2, che nei primi modelli di C7 sarà di soli 128 KB: a parziale compensazione, la cache L1 (solitamente di 64 KB) sarà anch’essa di 128 KB.

Le altre caratteristiche tecniche del C7 prevedono un bus di sistema V4 con una velocità fino a 800 MHz, il supporto alle istruzioni SSE2 e SSE3, un sistema per il branch prediction, e l’inclusione di un elevato numero di funzionalità di sicurezza: oltre al generatore di numeri casuali e all’AES Encryption Engine già presenti nella precedente generazione di processori, il C7 supporta gli algoritmi di hashing SHA-1 e SHA-256, l’algoritmo di crittografia RSA e la tecnologia No eXecute (NX) di Windows XP SP2.

Basato sul core Esther , il C7 è stato progettato da Centaur Technologies, una società che VIA acquisì nel 1999: insieme a National Semiconductor, Centaur ha fornito al chipmaker taiwanese la maggior parte delle tecnologie e delle conoscenze tecniche che hanno consentito a quest’ultima di affacciarsi sul mercato delle CPU x86.

“Il core Eesther rappresenta il concretizzarsi della mia visione di processore a bassa emissione di calore, sicuro e versatile, in grado di portare la piattaforma x86 verso nuovi livelli”, ha affermato Glenn Henry, presidente di Centaur e chief architect of the power-efficient processor design strategy di VIA. “La realizzazione di questo processore è il risultato di molti anni di ricerche volte ad ottenere il miglior rapporto tra mobilità, performance e sicurezza”.

I prezzi del C7 saranno noti al momento del lancio sul mercato.

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Pubblicato il
30 mag 2005
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