Oslo – Gli americani, nel 49% dei casi, non hanno la più pallida idea che la scelta del browser web è determinante per evitare spyware ed affini. Insomma: le basi della sicurezza online , per molti cittadini degli USA, sembrano non avere alcuna importanza. Questo uno dei risultati di una recente indagine di mercato promossa dai creatori del browser Opera . Scartandone i contenuti volutamente promozionali, il sondaggio resta un campanello d’allarme che porta l’attenzione su una situazione generalizzata che affligge moltissimi utenti della Rete globale.
La ricerca, effettuata per conto di Opera dal celebre osservatorio Harris Interactive su un campione di 2800 residenti statunitensi, mette in luce che soltanto l’ 11% del totale ha cambiato il proprio browser per avere un incremento di sicurezza . Un dato che si riferisce soprattutto agli utilizzatori di Internet Explorer, che rimane in testa alla classifica per numero di utenti seguito da Firefox e da Opera, che detiene un timido 0,2% del mercato.
“Cambiare in favore di un browser più sicuro è il modo migliore per schermarsi da spyware, virus e phishing”, ha commentato il programmatore capo del team di Opera, ormai giunto alla sua ottava versione. Nessuno nasconde, comunque, che non esiste il concetto di sicurezza totale nel mondo informatico e tantopiù in quello dei browser.
Sommando queste verità con gli ultimi dati statistici, diventa sempre più facile capire il perché delle numerose epidemie di virus e worm: moltissimi utenti, ed è difficile pensare che siano solo quelli statunitensi, non sanno da dove iniziare per evitare che il proprio computer smetta improvvisamente di funzionare o cada vittima di malware di ogni genere. Con immensa soddisfazione dei riparatori a domicilio e noia assassina per figli e nipoti smanettoni.
T.L.
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1 giu 2005