Singapore – Pacman è tornato ma questa volta non servono né joystick né monetine. La nuova versione del più classico tra i videogiochi da bar è infatti un ambizioso esperimento di realtà aumentata . L’ultima frontiera della sperimentazione informatica, basata sull’ubiquità della tecnologia digitale, sembra non avere troppi segreti per i ricercatori del Mixed Reality Lab di Singapore: gli studi sulla cosidetta ” videoludica pervasiva ” prendono così l’aspetto del mitico pallino giallo acchiappafantasmi. La versione definitiva di Human Pacman sarà presentata alla prossima edizione del Wired NextFest di Chicago. E proprio l’omonima prestigiosa rivista americana ha già eletto il Pacman umano tra le 100 invenzioni più visionarie e travolgenti.
Le regole del gioco sono semplici: inseguire un branco di fantasmi tra i cunicoli di un labirinto. Che in Human Pacman, ricalcando il PacManhattan creato da alcuni studenti di New York , significa acchiappare gli altri partecipanti tra le vie della città.
Corpetti computerizzati, visori tridimensionali e telecamere sono le chiavi per entrare fisicamente in un mondo ludico che si mescola, al tocco di un interruttore, con la realtà. Adrian David Cheok, direttore del team di realizzazione, ha unito varie tecnologie – tra cui BlueTooth, Wi-Fi e grafica vettoriale – per creare un mondo fittizio che si sovrappone al campo visivo dei giocatori. Seguendo i movimenti dei partecipanti, un elaboratore centrale aggiorna le immagini riprodotte dai singoli visori sulla testa dei singoli concorrenti, che mutano in base allo svolgimento della partita. Il cuore della tecnologia, tuttora in fase di miglioramento, risiede nel meccanismo di tracking : quanto più accurato, tanto migliore la simulazione. Per il momento il team di Singapore ha utilizzato la versione Long Range Kinematic della tecnologia GPS, che raggiunge una precisione di 30 centimetri.
“Siamo i pionieri di una nuova forma di fisicità, mobilità, interazione sociale ed informatica pervasiva”, annuncia soddisfatto Cheok. Il risultato, teoricamente, può essere fantascientifico: “Possiamo creare una versione alternativa del mondo reale, con uffici che diventano castelli”. Vedere realmente elementi aggiuntivi e virtuali, come mappe ed indicatori, è una grande possibilità per l’industria dell’ intrattenimento digitale .
Ed è una novità potenzialmente rivoluzionaria: dalla chirurgia al turismo, dall’edilizia fino alle forze dell’ordine. Un sistema completo di realtà aumentata come quello impiegato dal Pacman umano ha un costo compreso tra i 10 e i 20mila dollari. Cifre che fanno sperare qualcuno in un imminente cambio di paradigma, fatto di metauniversi tenuti assieme dall’informatica. Esattamente come sostiene l’inventore di Human Pacman: “Siamo giunti all’alba di una nuova era, in cui il reale e l’irreale si fonderanno nella routine quotidiana”.
Tommaso Lombardi