Dipendenti? Comandali con un bracciale

Dipendenti? Comandali con un bracciale

Alcuni supermercati britannici impongono il tag elettronico: permette di conoscere gli spostamenti del personale e tracciarne le attività irregolari, le pause non previste e via dicendo
Alcuni supermercati britannici impongono il tag elettronico: permette di conoscere gli spostamenti del personale e tracciarne le attività irregolari, le pause non previste e via dicendo


Londra – Più efficienza, più precisione e meno assenteismo sul posto di lavoro: basta un bracciale elettronico per monitorare da vicino i dipendenti ed il gioco è fatto. Un’idea visionaria di Jeremy Bentham , estrapolata dal suo Panopticon ? No: un’inquietante realtà che interessa migliaia di magazzinieri britannici, impiegati presso i supermercati delle catene Tesco e Sainsbury’s . Utilizzando piccolissimi computer da indossare, simili agli apparecchi prodotti dalla Xybernaut , i bracciali tuttofare possono fornire informazioni e dettagli che velocizzano i ritmi all’interno d’un grande magazzino. Una tecnologia in grado di aumentare la produttività – dicono i dirigenti di Tesco – tanto che “il nostro staff è felice di fare un lavoro più facile”.

Ma non tutto è oro quel che luccica: le nuove vette raggiunte dalla razionalizzazione tayloristica del lavoro introducono problemi inquietanti. Primo tra tutti, per controbilanciare la maggiore efficienza e produttività, è la possibilità di perdere totalmente ogni speranza di privacy e libertà. Tempi, pause e movimenti vengono accuratamente registrati dal bracciale elettronico, che comunica con un server centrale attraverso radiofrequenze. Niente più pause caffè all’insaputa del datore di lavoro, niente più libertà di movimento: tutta l’attività lavorativa viene parcellizzata dal computer in tempi limite da rispettare.

Secondo l’ Unione Generale dei Lavoratori GMB , tra i più importanti sindacati britannici, “è una pratica disumanizzante” che provocherà “agitazioni tra i lavoratori”. Paul Kenny, segretario dell’Unione, sostiene che “non si tratta di luddismo, ma non possiamo stare fermi mentre i nostri membri vengono ridotti ad automi e devono subire ulteriori pressioni: sono i computer che devono servire gli uomini, non il contrario”. Le grandi aziende britanniche che hanno introdotto i braccialetti si difendono: “i nostri lavoratori sono adesso più felici”, insistono i portavoce di Tesco in un comunicato diffuso alla stampa.

Torna così a far discutere il dilemma dell’ ambivalenza , destinato ad accompagnare la diffusione inarrestabile delle nuove tecnologie pervasive . Basti pensare che bracciali elettronici, simili a quelli utilizzati da Tesco, sono utilizzati nel sistema carcerario statunitense: servono per controllare i detenuti in regime di libertà vigilata.

Tommaso Lombardi

Link copiato negli appunti

Ti potrebbe interessare

Pubblicato il
10 giu 2005
Link copiato negli appunti