Vienna (Austria) – Come preannunciato lo scorso anno, il comune di Vienna ha avviato un piano che vedrà migrare al software open source circa 7.500 PC: si tratta di quasi la metà dei computer desktop oggi attivi presso gli uffici e gli enti comunali della città.
Sulla quasi totalità delle macchine interessate dalla transizione, OpenOffice sostituirà la suite per l’ufficio di Microsoft, mentre in circa 4.800 PC il consiglio comunale viennese conta di rimpiazzare Windows 2000 con Linux. Sul lungo termine l’obiettivo dell’amministrazione locale è quello di adottare il software open source al posto di quello proprietario ovunque questo sia possibile. A tal proposito il Comune di Vienna ha condotto uno studio di fattibilità che può essere scaricato da qui anche in lingua inglese.
Per progettare la sua dipartita dai prodotti proprietari. la capitale austriaca ha collaborato a stretto contatto con Monaco di Baviera, primo comune tedesco – e tra i primi in Europa – ad aver già intrapreso una migrazione in massa dei propri sistemi informatici verso il software open source.
Calandosi da subito nella filosofia del free software, il Municipio viennese ha preso la nota distribuzione Debian Linux e l’ha rimodellata sulla base delle proprie esigenze: il risultato si chiama Wienux , un sistema operativo basato su Debian 3.1, KDE 3.3.2 e il kernel Linux 2.6.11 che, oltre a OpenOffice, comprende il browser Firefox, il software di masterizzazione k3b, il programma di grafica GIMP, un antivirus e un firewall. Wienux supporta inoltre numerosi modelli di scanner, MS Outlook Web Access e la tecnologia Active Directory.
Prima dell’adozione di Linux come sistema operativo desktop l’amministrazione viennese aveva già utilizzato il sistema operativo open source in un certo numero di server.