Copiare musica per una nuova musica

Copiare musica per una nuova musica

Le frizzanti uscite di Mick Jones, veterano del rock inglese, promuovono il suo ultimo progetto musicale: copiate tutto e contribuite allo sviluppo della musica. Internet? Trasformerà il rock'n'roll
Le frizzanti uscite di Mick Jones, veterano del rock inglese, promuovono il suo ultimo progetto musicale: copiate tutto e contribuite allo sviluppo della musica. Internet? Trasformerà il rock'n'roll

Londra – Ribelle una volta, ribelle per sempre: Mick Jones, chitarrista dei mitici Clash , si è lanciato all’assalto della pirateria sbandierando una strategia innovativa e controcorrente. Il veterano del punk-rock ha sferrato un irriverente attacco all’ establishment discografico internazionale durante il programma radiofonico Music Biz ospitato da BBC . “Per avere il nostro album basta copiarlo: la condivisione di contenuti su Internet è la novità più elettrizzante che abbia mai travolto il rock’n’roll”.

No: questa novità non è la “morte della creatività” paventata dalle grandi associazioni antipirateria. Secondo Jones, il binomio tra Internet e condivisione della musica porterà una ventata d’innovazione, un “inevitabile cambio di paradigma nel concetto di copyright e di quello che chiamiamo album”. L’ultimo disco del suo nuovo gruppo, i CarbonSilicon , è disponibile gratuitamente sul web così come sulle reti P2P: “Un miliardo di scaricatori folli non possono sbagliarsi”, recita il loro singolo M.P.Free . Un titolo provocatorio che nasconde un duro assalto alle grandi major – “Shakespeare e Michelangelo non avevano nessuna corporazione alle spalle… i byte devono scorrere e creare un nuovo sound rivoluzionario”.

Mick Jones Jones non nasconde certo di essere impegnato, ormai da anni, nella promozione del filesharing e dei nuovi media come modello alternativo alle attuali regole che governano il mercato dei contenuti multimediali. Nell’intervista rilasciata all’emittente pubblica britannica, Jones è convinto che le tecnologie digitali rendano possibile la creazione e la distribuzione di musica in maniera diretta e partecipativa. In netto contrasto con il tifone antipirateria che investe il mondo discografico, il nuovo profeta del P2P è convinto che gli artisti potranno guadagnare soldi “facendo partecipare al processo creativo i propri ammiratori” e naturalmente con le performance dal vivo.

Ma basteranno queste freschissime idee per convincere il fronte antipirateria, sempre più folto di musicisti emergenti e sempreverdi? Il vangelo dell’ex-Clash non manca di tinture puramente pubblicitarie – e la presenza di Tony James nella formazione dei CarbonSilicon, ex frontman dei Sigue Sigue Sputnik , dovrebbe parlare da sola: i Sigue Sigue Sputnik, negli anni ottanta, fecero scalpore vendendo come spazio pubblicitario alcuni minuti dei loro album.

La strada della musica “che più si copia più si sviluppa” di oggi è anche frutto delle visioni di Grateful Dead e soci, mitica band che per prima promosse la riproduzione senza limiti delle proprie musiche su un supporto antico ma funzionale, le musicassette: non è un caso che il loro ex cantante John Perry Barlow sia anche il co-founder di Electronic Frontier Foundation , probabilmente la più importante associazione che si batte per la difesa delle libertà digitali. Il motto di Barlow? “La musica è proprietà comune dell’umanità ed è una forma di sacrilegio cercare di possederla”.

Tommaso Lombardi

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Pubblicato il
18 lug 2005
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