Roma – Quella montagna di telefonini, computer ed altri dispositivi elettronici che ogni anno in Italia viene gettata in discarica in assenza di un’adeguata politica di smaltimento, come ben sanno i lettori di Punto Informatico , troverà a brevissimo nuove e più evolute vie , che contemplano anche il riciclaggio. Il Consiglio dei Ministri ha infatti approvato ieri il decreto legislativo che recepisce le direttive comunitarie sui RAEE , i rifiuti elettronici appunto.
Il Decreto recepisce le tre direttive comunitarie in materia, finalizzate a ridurre (ed in alcuni casi a vietare) l’utilizzo di determinate sostanze pericolose nelle apparecchiature elettriche ed elettroniche, nonché a promuovere il reimpiego, il riciclaggio ed il recupero dei relativi rifiuti.
Si tratta della tanto sospirata normativa che dovrebbe vedere la nascita della raccolta differenziata di tutti i rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche, contenenti sostanze recuperabili e/o nocive (piombo, cadmio, mercurio, cromo esavalente), dando agli utenti la possibilità di liberarsi, senza sostenere alcun costo, dei prodotti obsoleti o guasti (cellulari, computer, ma anche elettrodomestici) in occasione dell’acquisto di un nuovo prodotto.
Un ruolo centrale in tutto questo lo giocheranno i produttori : dal 13 agosto di quest’anno, infatti, ciascuno di loro si troverà a dover finanziare lo smaltimento dei rifiuti hi-tech relativi alle proprie produzioni, vale a dire raccolta, stoccaggio, trasporto, recupero ed eventuale riciclaggio. Il tutto condito da un meccanismo premiale che dovrebbe spingerli ad utilizzare tecniche di realizzazione compatibili con le necessità dello smaltimento.
Per i rivenditori , invece, dal 13 agosto scatterà l’obbligo di ritirare gratuitamente il vecchio prodotto all’atto dell’acquisto da parte del cliente di quello nuovo.
Gli obiettivi della normativa sono chiari: entro il 2008 si spera di raggiungere una quota di rifiuti hi-tech raccolti per abitante di 4 chilogrammi contro gli 1,5 attuali. Il ministro all’Ambiente Altero Matteoli ha dichiarato di essere soddisfatto del decreto con cui, ha spiegato, “l’Italia ha recepito tutte le direttive comunitarie in materia di rifiuti”.
Dario Bonacina
Alberigo Massucci