Milano – Eric Le Bihan, capelli bianchi, occhi azzurri, accento francese, è un bretone che si è trasferito a Milano dalla Francia per diventare amministratore delegato di Parla.it. È un operatore VoIP nato sei mesi fa come costola di France Telecom, di cui Le Bihan era direttore commerciale di servizi long distance. Al giro di boa dei sei mesi, Parla.it ha deciso di fare sul serio: adesso è guerra aperta per strappare clienti a Telecom Italia e portarli sul VoIP. Parla.it da settembre si presenta per la prima volta come operatore dual play completo e autonomo, Adsl e VoIP. Alla base della nuova strategia ci sono, dal primo settembre, due novità: un prezzo flat aggressivo e la possibilità di attivare il servizio anche in assenza di linea voce Telecom.
Punto Informatico: Quali sono i vantaggi della nuova offerta?
Eric Le Bihan: Un prezzo flat che è il più basso in Italia, per Adsl e chiamate voce illimitate: 39,89 euro al mese IVA inclusa. Resta comunque possibile attivare il servizio se si ha l’Adsl di altri operatori.
L’altra novità è che ci rivolgiamo ora direttamente anche agli utenti che non hanno linea voce Telecom o che vogliono eliminarla.
PI: Il canone Adsl non cambia per chi è sprovvisto di linea voce?
Eric: No, si paga però un prezzo di attivazione di 98 euro.
PI: Ed è una novità importante?
Eric: Finora abbiamo visto il nostro servizio come linea aggiuntiva; adesso lo vogliamo presentare anche come linea sostitutiva a quella di Telecom. Abbiamo scoperto infatti che il 40 per cento dei nostri utenti (che sono ora poco meno di 10 mila) non ha una linea voce. Per noi si apre un business interessante.
PI: Offrire una linea sostitutiva vi pone di fronte però a nuovi obblighi: voi finora avete dato numeri geografici con prefissi solo di Milano. I vostri utenti senza Telecom diventeranno tutti milanesi d’adozione?
Eric: È un’altra novità: dal primo settembre diamo numeri con prefissi di tutte le città. Inoltre stiamo lavorando per poter offrire, al più presto, la portabilità del numero Telecom. Così la migrazione a Parla.it sarà davvero indolore. Nei prossimi mesi abbiamo in serbo altre novità.
PI: Potete anticiparci qualcosa?
Eric: Adesso gli utenti di Parla.it parlano gratis con altri utenti di Parla.it…Ebbene, vogliamo estendere la gratuità anche alle chiamate fatte verso utenti che usano un software VoIP sul computer.
PI: Saranno software di altre aziende, tipo Skype?
Eric: Non posso aggiungere altro, mi dispiace.
PI: Per annullare le differenze tra il VoIP e una linea voce tradizionale bisognerebbe però risolvere il problema dei numeri di emergenza. Nessun operatore VoIP italiano permette di chiamarli, al momento. Non è un limite, secondo voi?
Eric: Ci stiamo lavorando, modificando la nostra rete: tra qualche settimana, certo prima della fine dell’anno, permetteremo agli utenti di chiamare i numeri di emergenza tramite VoIP anche se non hanno una linea voce Telecom. Siamo in fase di test.
PI: Che cosa vi ha spinti in questa direzione, essere operatori VoIP e Adsl completi?
Eric: Volevamo semplificare il servizio, dare all’utente la possibilità di pagare una bolletta unica e di avere quindi un solo operatore per la voce e per i dati.
PI: Così facendo però andate allo scontro frontale con Telecom Italia. Non temete per esempio che possa passare quella sua proposta di un canone aggiuntivo per le Adsl attivate in assenza di linea voce?
Eric: Siamo fiduciosi che l’Autorità Garante delle Telecomunicazioni agirà a favore di una migliore concorrenza. Quella proposta di Telecom non è compatibile con lo sviluppo del mercato, come segnalato dall’ AIIP , di cui Parla.it è membro attivo.
PI: Telecom ha detto che le Adsl senza linea voce non hanno uguali in altri Paesi. Voi che siete France Telecom, diteci: è vero? Permettete ai vostri concorrenti in Francia, a costi all’ingrosso invariati, di attivare Adsl a utenti che non hanno una vostra linea voce?
Eric: C’è una novità importante, di qualche settimana fa: il ministro delle Telecomunicazioni ha formalmente chiesto a France Telecom di offrire prima del 31 dicembre 2005 un’offerta Adsl nuda (ossia senza fonia). Non ci sono altre informazioni pubbliche. Questa cosa dell’Adsl senza fonia è un servizio importante per garantire una buona concorrenza tra operatori. Se ne sta parlando molto anche in Gran Bretagna.
PI: A proposito di confronto con altri Paesi: France Telecom offre il VoIP anche in Spagna, Olanda, Regno Unito; siete quindi in una buona posizione per dirci come avete trovato il mercato italiano del VoIP, rispetto a quello estero…
Eric: Ci sono due diversi ordini di problemi. Primo, qui da voi il VoIP è una novità che non è ancora arrivata al livello dell’utente medio. È ancora una cosa da smanettoni. In Spagna, invece, dove siamo da sei anni, vedono il VoIP ormai come un servizio alla portata della massa. Secondo, c’è un problema di concorrenza, come mostra quella mossa di Telecom contro l’Adsl senza voce. La conseguenza è che le tariffe voce e Adsl in Italia secondo noi sono ancora troppo alte; il nostro obiettivo è appunto di farle scendere.
PI: All’estero il VoIP flat costa meno?
Eric: Sì: in Francia un bundle con l’Adsl e chiamate voce nazionali illimitate costa meno di 30 euro al mese. Circa 10 euro di differenza rispetto alla nostra nuova offerta. Il tutto perché lì la concorrenza è più bilanciata.
PI: Ma quanto vi costa questa nuova strategia? Lanciare la flat voce e dati più economica sul mercato sarà un sacrificio economico, in Italia, per France Telecom?
Eric: In realtà siamo riusciti a tenere i costi industriali molto ridotti. Parla.it è una piccola squadra di persone ed è web based: tutti i servizi all’utente sono via Web, dall’abbonamento alla consultazione della bolletta.
Risparmiamo inoltre sui costi di infrastruttura, perché possiamo contare sul backbone IP di France Telecom. Tutti i computer che costituiscono l’intelligenza del servizio (i soft switch) sono in Francia. Questa strategia ha permesso a France Telecom di ridurre gli investimenti da fare per offrire il VoIP in altri Paesi. Infine, non dimenticare che siamo France Telecom: sul mercato abbiamo un certo potere di acquisto, che ci permette di strappare buoni prezzi per il traffico di terminazione delle chiamate. È, quest’ultima, la parte di costo più elevata che un operatore VoIP deve affrontare.
a cura di Alessandro Longo