La copia privata? Non è un diritto

La copia privata? Non è un diritto

Lo stabilisce un tribunale belga, secondo cui i supporti di film, musica ed altri contenuti protetti possono contenere in modo del tutto legittimo strumenti che ne impediscano la duplicazione
Lo stabilisce un tribunale belga, secondo cui i supporti di film, musica ed altri contenuti protetti possono contenere in modo del tutto legittimo strumenti che ne impediscano la duplicazione


Bruxelles – Un nuovo significativo round dell’annosa questione del diritto alla copia privata di supporti contenenti materiali protetti dal diritto d’autore si è giocato in Belgio, e i produttori hanno avuto la meglio con una sentenza destinata a far rumore.

La Corte d’Appello di Bruxelles ha in sostanza confermato quanto deciso dal Tribunale in primo grado, e cioè che la copia privata non è un diritto quanto piuttosto una eccezione prevista dalla legge belga sul diritto d’autore. La Corte ha sottolineato che non c’è alcun possibile collegamento tra il pagamento di una tassa sulla copia privata e un eventuale diritto alla copia.

La questione è stranota anche in Italia, dove in materia la legge è del tutto simile a quella belga. I consumatori dell’associazione belga Test Achats avevano sostenuto che il diritto alla copia privata fosse una diretta conseguenza del fatto che in quel paese, come in Italia , si paga il cosiddetto equo compenso quando si acquista un supporto vergine di registrazione o un apparecchio per realizzare l’operazione di copia. I consumatori sostenevano dunque che l’utilizzo di lucchetti anticopia limitasse l’esercizio dei diritti del consumatore.

Nello specifico, la Corte d’Appello belga si è preoccupata di verificare se i consumatori avessero o meno il diritto di chiedere un’ingiunzione che limiti la possibilità di introdurre i lucchetti. Secondo la Corte, la legge sul diritto d’autore consente un’ingiunzione di questo tipo solo se l’utilizzo di questi sistemi possa danneggiare un precedente diritto di proprietà intellettuale. In base a questo ragionamento, ha sostenuto che i consumatori non possono chiedere l’ingiunzione perché la copia privata non rappresenta un diritto di proprietà intellettuale.

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Pubblicato il
16 set 2005
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