Toshiba spiana la strada a Cell

Toshiba spiana la strada a Cell

Da Toshiba una piattaforma hardware per sviluppatori basata su processore Cell
Da Toshiba una piattaforma hardware per sviluppatori basata su processore Cell

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Taskbar

La taskbar , situata nell’estremità inferiore del desktop, può essere nascosta manualmente cliccando sulla piccola freccia che si trova sull’estrema destra della barra. Da qui, proseguendo verso sinistra, si trovano le seguenti icone: spegnimento del sistema;  help in linea; task manager (curiosamente chiamato da Asus SOS ); orologio; menù per la modifica del layout/lingua della tastiera; volume; spie del blocco maiuscole; blocco numeri; indicatore di alimentazione e autonomia della batteria; connessione di rete; connessione wireless; e, sull’estrema sinistra, l’icona Home , che se cliccata minimizza tutte le applicazioni mostrando il desktop. Nella parte centrale, in standard Windows e KDE, vengono mostrate le icone delle applicazioni in esecuzione.

Scheda Internet

Invece della tradizionale interfaccia Windows-like di KDE, Eee PC adotta un desktop privo di menù start e suddiviso in schede: ciascuna scheda è dedicata ad una categoria di applicazioni, tool e servizi. La prima scheda è Internet , e contiene Web mail (una cartella con link a Gmail, Hotmail, Yahoo! Mail e AOL Mail), Web (il bowser Firefox), iGoogle (un link al portale servizi di Google), Messenger (il client IM Pidgin), Skype, Network (il tool per creare, gestire e configurare le connessioni di rete), Google Docs (link alla suite per l’ufficio online di Google), World clock (che mostra fusi orari e zona diurna/notturna), Internet Radio (link al portale di radio su Internet mediayou.net ), e Wireless Network (per la connessione alle reti wireless rilevate).

Firefox

La versione di Firefox inclusa nel sistema operativo è quella standard, senza alcuna forma di personalizzazione e con Flash Player incluso. Come si può notare, l’area di navigazione è piuttosto ridotta, e l’atipica risoluzione di 800×480 punti adottata dall’Eee PC non è certo l’ideale per la navigazione su Web: questo costringe spesso ad una intensa attività di scorrimento delle pagine. In un dispositivo come questo sarebbe preferibile poter disporre di Opera , che grazie alle funzioni Small Screen Reading e Fit to width è in grado di adattare automaticamente il layout delle pagine alla risoluzione dello schermo. Se Asus ha deciso di non includerlo, forse per la sua licenza proprietaria (anche se per Skype sembra aver fatto un’eccezione), niente paura: qui le istruzioni (in inglese) su come installalro e renderlo eventualmente il browser predefinito. Qui invece alcune dritte (stavolta in italiano) per massimizzare l’area di navigazione in Firefox.

Gmail

Questa schermata mostra come appare Gmail con la configurazione predefinita di Firefox: il layout del client web-based, come quello dell’intera suite di servizi offerti da Google (incluso Maps), è in grado di adattarsi alla risoluzione dell’Eee PC e riesce a mostrare una discreta porzione della mailbox.

VoIP e instant messaging

Per quel che riguarda la comunicazione , all’Eee PC non manca nulla: grazie al client di instant messaging Pidgin, compatibile con tutti i principali servizi di IM (MSN, ICQ, AIM Y!M ecc.), ed a Skype , per altro capace di sfruttare la webcam integrata, è possibile inviare messagini, chattare, telefonare e fare videoconferenze. Una volta lanciati, le icone di Pidgin e Skype rimangono sempre visibili nella barra di sistema.

Connessioni di rete

Qui è possibile vedere i due principali tool di configurazione delle reti: il primo, Network Connections , è dedicato alla creazione e alla gestione di tutti i principali tipi di connessione (dial-up, GSM/UMTS, DSL, LAN, VPN ecc.); il secondo, Wireless Networks , mostra invece tutte le connessioni WiFi  a portata di segnale. Nel nostro caso il sistema è stato in grado di rilevare correttamente il router WiFi dell’ufficio e utilizzarlo automaticamente per la navigazione in Internet.

Scheda Work

La seconda scheda è Work , e come si può immaginare include applicazioni e strumenti dedicati al lavoro e alla produttività personale. Nella cartella Acessories troviamo la calcolatrice, il personal information manager KDE PIM (con cui è possibile gestire email, contatti, agenda, to-do-list, diario e note), e un tool per catturare screenshot. A seguire vi sono Documents, Spreadsheets e Presentations, che altro non sono che le rispettive applicazioni di OpenOffice per l’elaborazione dei testi (Writer), i fogli di calcolo (Calc) e le presentazioni (Impress). La versione di OpenOffice è la 2.0.4, dunque non aggiornatissima, ma è possibile passare alla 2.3 seguendo queste istruzioni. Le applicazioni successive sono PDF Reader (si tratta di Adobe Reader 7), Mail (Thunderbird 2.0.0.6), File Manager (il gestore di file predefinito di KDE), Dictionary (un dizionario commerciale di Pearson Longman con cui è anche possibile tradurre parole da una lingua ad un’altra) e Notes (Popup Notes 3.5, che consente di scrivere i classici foglietti gialli da “appicciccare”al desktop).

Scheda Learn

La scheda Learn , che contiene software dedicati allo studio e all’apprendimento, è divisa nelle sezioni Scienza, Linguaggio, Matematica e Disegno. Nella prima sezione troviamo una tavola periodica e un planetario (KStars). Nella seconda un gioco per imparare a scrivere (Tux Typing 2), un gioco di anagrammi (Letter Order), e il classico gioco dell’impiccato. Nella terza sezione un programma per esercitarsi con le frazioni (Fraction Tutorial), un gioco per imparare l’aritmetica di base (TuxMath),  un programma per disegnare figure geometriche (Geometry), e un tool per generare i grafici delle funzioni matematiche (Function Plotter).

Scheda Play

Nella scheda Play si trova tutto quello che riguarda la sfera dell’intrattenimento e del multimedia. Si parte dai giochi: suite di solitari, tetris, sudoku, il celebre Frozen Bubble e Extreme Tux Racer, l’unico con grafica 3D (seppure molto spartana).  C’è poi un media player, tre software dedicati alla gestione di musica, foto e video, uno strumento per scattare foto e registrare video attraverso la webcam integrata, e un tool per registrare suoni dal microfono. Per quel che riguarda la gestione dei video, nel sistema sono già preinstallati i codec necessari per riprodurre file DivX, Xvid e WMV . La riproduzione dei video non è però eccelsa: già alle risoluzioni intermedie, nelle scene in movimento si notano frequenti incertezze nell’aggiornamento dell’immagine.

Scheda Settings

La scheda Settings è quella più popolata di icone, e racchiude tutte le principali utility per la configurazione del sistema e dei suoi vari componenti: è ad esempio possibile modificare la risoluzione del segnale VGA in uscita, configurare una stampante, regolare la sensibilità del touchpad, eseguire test diagnostici e agiungere o rimuovere applicazioni. Da qui è inoltre possibile lanciare una scansione antivirus e attivare la funzionalità di riconoscimento vocale VoiceCommand: questa permette di eseguire le principali applicazioni preinstallate scandendone semplicemente il nome. Probabilmente per colpa della mia italianissima pronuncia inglese, nel mio caso il sistema si è rivelato praticamente “sordo”.

Aggiornamento software

Uno degli strumenti più importanti di Settings è Add/Remove Software , che a dispetto del nome serve esclusivamente per aggiornare il sistema via Internet, utilizzando i repository ufficiali di Asus. Sull’EeePC da noi testato il sistema ha proposto nuove versioni di Skype, del dizionario, del driver per il touchpad, della funzionalità VoiceCommand e dell’antivirus. Ma gli update più importanti sono quelli relativi al BIOS : nel nostro caso quello di fabbrica era lo 0204, aggiornabile con lo 0401 o il più recente 0703, datato 9 gennaio 2008. Come si è detto in precedenza, circolano anche BIOS non ufficiali che permettono di incrementare la luminosità dello schermo e, cosa più importante, di portare il processore alla sua frequenza di lavoro nominale, pari a 900 MHz. Agli utenti più smaliziati Add/Remove Software apparirà fin da subito uno strumento assai limitato: non è infatti possibile utilizzarlo per installare/disintallare pacchetti scaricati manualmente da Internet né per gestire altri repository di applicazioni oltre a quelli ufficiali di Asus, che contengono solo pochi aggiornamenti e poco altro. Agli utenti più esperti è dunque consigliabile utilizzare Synaptic, eseguibile dalla shell, che consente di aggiungere anche i fornitissimi repository non ufficiali (qui un piccolo elenco con tutorial in inglese).

Scheda Favorites

L’ultima scheda, Favorites , non è altro che un contenitore dove è possibile mettere le scorciatoie alle applicazioni e ai tool utilizzati più di frequente. Se si clicca su Cutomize si apre una finestra che elenca tutti i software preinstallati nel sistema e accessibili dal desktop: basta selezionare quelli che ci interessano per vederli comparire all’interno della scheda. Un po’ più di flessibilità non avrebbe guastato, come ad esempio la possibilità di aggiungere bookmark e applicazioni installate dall’utente. La prima icona che si vede nella scheda è un link al sito di Asus.

Spegnimento e stand-by

Questo è il menù che appare quando si preme il tasto di spegnimento oppure si clicca sul tasto Shutdown presente nella taskbar o nella sezione Settings. Da qui è possibile spegnere il sistema, riavviarlo, metterlo in stand-by, lanciare il task manager (gestore dei processi) o, se lo si è attivato, passare al Full Desktop (vedi sotto). Lo stand-by, attivabile anche chiudendo lo schermo, utilizza la cosiddetta modalità suspend to ram : in pratica, vengono spenti tutti i componenti hardware tranne la memoria RAM, dove viene conservato lo stato del sistema al momento della sospensione. Rispetto al suspend to disk , presente ad esempio in Windows,  il suspend to ram  ha come vantaggio una riaccensione del sistema quasi istantanea, ma come svantaggio il fatto di consumare la batteria, sseppure in modo molto graduale. Attenzione, perché se la batteria si scarica mentre il sistema è in stand-by si perdono tutti i dati non salvati.

Desktop standard

Ed ecco il Full Desktop di cui è più volte accennato in precedenza. Si tratta di una funzionalità non ufficiale che permette di attivare l’interfaccia standard di KDE, con il classico menù di avvio ( Launch ) e la possibilità di personalizzare il desktop aggiungendovi nuove icone. Questa opzione, per attivare la quale è necessario seguire queste istruzioni (in italiano), sarà particolarmente apprezzata da chi ha già una certa familiarità con i menù di KDE. Per i meno smanettoni, o per coloro che utilizzano esclusivamente le applicazioni pre-installate, l’interfaccia predefinita è senza dubbio più comoda e intuitiva, se non altro perché le icone sono più grandi e meglio leggibili.

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Pubblicato il
22 set 2005
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