Roma – Costa 12 euro al mese la flat per gli utenti dial-up oggi esclusi dall’ADSL lanciata di recente da Telecom Italia, ma non è il suo prezzo ad essere messo sotto accusa in queste ore dagli utenti. Sono molte le segnalazioni che giungono infatti in queste settimane su problemi nell’attivazione e nel funzionamento della flat, questioni che ora vengono rilanciate dall’ Associazione Anti Digital Divide (ADD) in una lettera aperta inviata all’ incumbent .
“Fin dai primi giorni di commercializzazione dell’offerta – spiega ADD nella lettera – sono stati riscontrati gravi problemi di comunicazione con gli operatori del 187: alla richiesta di sottoscrizione del servizio, gli operatori non erano a conoscenza dell’offerta e rifiutavano di attivarla in quanto inesistente. Questo ha creato non pochi dissensi e confusione, facendo infatti riferimento al sito 187.it ci si poteva invece assicurare della commercializzazione dell’offerta, avendo peraltro la possibilità di consultarne le specifiche tecniche e le modalità di attivazione”.
Il problema segnalato dagli utenti non è una questione del tutto nuova: talvolta capita infatti, e certo non solo al call center Telecom, che le offerte più recenti non trovino riscontro in alcuni operatori del customer care. Talvolta, richiamando e parlando con operatori diversi, la questione si risolve. Secondo ADD in questo caso non è però stato così semplice risolvere l’empasse. Si legge nella lettera:
a “(…) chi riusciva ad ottenere l’attivazione del servizio e, nella stessa giornata o pochi giorni dopo l’attivazione, richiamava il 187 per sincerarsi dell’avvenuta sottoscrizione, nel 90% dei casi veniva comunicato che nessuna offerta era stata sottoscritta e, cosa ancora più importante, spesso veniva comunicata la sottoscrizione di offerte e/o servizi mai richiesti”.
Va detto che i quiproquo tra i call center degli operatori e gli utenti sono all’ordine del giorno spesso proprio sulle attivazioni dei nuovi servizi, anche perché sono ancora pochi i gestori che confermano via email, via fax o via lettera tradizionale l’avvenuta attivazione o disattivazione di questo o quel servizio (non ci sono in questo senso obblighi di legge). Nel caso della flat, però, ADD ritiene che la questione sia più grave : “A fronte di un errore imputabile al call center o al sistema informatico l’utente si è trovato in bolletta anzichè il costo del contratto flat, una spesa per connessione ad internet di diverse centinaia di euro”.
La mancanza di una garanzia sull’avvenuta attivazione avrebbe quindi creato molta confusione e spiazzato molti utenti, il tutto, spiega ADD, aggravato dal fatto che la nuova offerta “fa comunque riferimento a specifiche tecniche che richiedono la connessione alla numerazione 7010187187, la stessa di Alice 1 Cent”. E questo significa che “qualora l’offerta non sia realmente attiva ciò non preclude la navigazione all’utente bensì permette di usufruire del servizio con un preciso addebito minutario dal quale ne possono conseguire notevoli costi che andrebbero ad incidere in modo inaspettato sull’utenza stessa”.
Vista la situazione, ADD chiede a Telecom che le connessioni a quel numero siano in ogni caso considerate come flat e che sia disposta una modalità per consentire all’utente di verificare l’avvenuta attivazione della >Teleconomy Intenret . “A tutt’oggi infatti – scrive ADD – non esiste alcuna modalità per poter visionare la reale sottoscrizione dell’offerta: facendo riferimento al sito 187 si ha la possibilità di aver accesso solamente ad alcuni dei servizi sottoscritti ma purtroppo “Teleconomy Internet” non rientra in questo elenco”.