La mappa del metrò su iPod

La mappa del metrò su iPod

Un blogger pubblica le cartine di 22 metropolitane di numerose città, Milano compresa, che possono essere facilmente installate su iPod. Si arrabbiano i gestori delle strutture
Un blogger pubblica le cartine di 22 metropolitane di numerose città, Milano compresa, che possono essere facilmente installate su iPod. Si arrabbiano i gestori delle strutture


New York (USA) – William Bright ha 27 anni e lavora come Web designer e, come blogger, ha avuto un’idea che pare stia spopolando: sul suo blog, chiamato per l’occasione ipodsubwaymaps , ha reso disponibili le mappe delle metropolitane di alcune fra le più importanti città del globo ( Milano , Berlino, Boston, Parigi, Los Angeles, Tokyo, New York etc). Tutte possono essere scaricate dal Web e facilmente installate su Apple iPod per un rapido consulto.

Bright ha fatto le cose per bene, perché la loro formattazione rende ottimale la visualizzazione sui piccoli display: insomma, un lavoro certosino che è stato ripagato da almeno 50.000 utenti. Ringraziamenti dalla Rete più che denaro, perché l’obiettivo era quello di aiutare la comunità di pendolari, più che lucrare sulle tasche altrui.

Il problema è che dopo il passa parola è scattato il momento della caccia all’uomo – anzi al blogger – da parte delle società che gestiscono le metropolitane e ne detengono i diritti di copyright per la stampa delle mappe . I legali statunitensi della Metropolitan Transportation Authority hanno intimato allo sventurato blogger di togliere immediatamente la mappa di New York dal sito. Il 21 settembre poi è arrivata anche una lettera di protesta dalla San Francisco Bay Area Rapid Transit District . E a breve la lista potrebbe allungarsi.

Entrambe le società hanno dichiarato che si tratta di un’evidente elusione dei diritti di copyright , perché nessuno senza permesso può rendere disponibili al pubblico le mappe. Ovviamente Bright si è opposto e ha anche sottolineato che gli unici soldi racimolati dal “progetto” provengono dai banner presenti sul sito: una cifra che a stento ha toccato quota 1 dollaro.

“L’ho fatto per divertimento, adesso ho solo attivato Paypal per eventuali donazioni”, ha spiegato Bright. Secondo Tom Kelly, portavoce della MTA, Bright potrebbe ricevere il permesso di lasciare le mappe a patto di pagare una licenza annuale di 500 dollari . “Che succederebbe se tutti volessero 500 dollari?” ha risposto Bright. Intanto la messa online della mappa di Chicago sembra essere in standby, perché il blogger ha deciso di chiedere il permesso alle autorità locali.

Linton Johnson, portavoce della BART di Chicago, ha dichiarato che si sta lavorando per realizzare mappe digitali proprietarie da mettere online, aggiornate con tutte le modifiche alla rete metropolitana. “Certamente non vogliamo confondere i nostri clienti”, ha concluso Johnson. Saranno a pagamento o gratuite? Per ora questo particolare non è stato rivelato.

Dario d’Elia

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Pubblicato il
3 ott 2005
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