Seoul (Corea del Sud) – Suona la campanella e gli alunni tornano sui banchi di scuola, pronti per una lezione d’inglese con l’aiuto di preparatissimi, qualificatissimi insegnanti robotici . Uno scenario da fantascienza, se non fosse per un ambizioso progetto varato dal governo sudcoreano: a partire dal 2006 questi insoliti docenti appariranno nelle classi di 64 istituti pubblici e privati, nella speranza di sgravare sul lungo periodo le tasche dei cittadini dai costi del sistema scolastico .
L’iniziativa fa parte di una strategia di sviluppo economico che mira al consolidamento dell’industria robotica sudcoreana. Il quotidiano locale Joong Ang riporta le dichiarazioni del ministro delle tecnologie, promotore ufficiale della sperimentazione dei roboinsegnanti: “Ci auguriamo che i robot possano catturare l’attenzione degli studenti più giovani”.
Ed è così che il destino che ha trasformato in macchine alcuni effettivi dell’esercito sudcoreano travolge ora le schiere degli insegnanti umani di lingua. Gli automi verranno utilizzati per l’ insegnamento della lingua inglese e potranno interagire con gli alunni. Un dispositivo per la sintesi vocale darà modo ai robot di correggere la pronuncia degli studenti, analizzandone le conversazioni.
Lo sviluppo dei robot anglofoni è stato affidato alla supervisione della Korea Advanced Intelligent Robot Association , un importante ente privato che spicca nell’effervescente mercato asiatico della robotica. L’obiettivo di KAIRA è creare macchine particolarmente economiche ed affidabili, pronte ad un’ulteriore diffusione oltre confine.
“Possiamo ottenere questi risultati solo con l’uso estensivo delle potenzialità di Internet”, sottolinea Oh Sang-rok, responsabile del progetto. I roboinsegnanti saranno sempre aggiornati , pronti ad essere in regola con gli obiettivi formativi approvati dallo Stato.
Simili a terminali di rete , perennemente allacciati ad Internet, gli automi potranno essere controllati da una postazione remota. Un particolare che apre un ventaglio di prospettive addirittura inquietanti: simili strumenti, nelle mani sbagliate, possono trasformarsi in pericolosi prototipi per l’indottrinamento sistematico delle menti più giovani.
Il ministro delle tecnologie di Seoul intende utilizzare simili macchine anche all’interno dei luoghi pubblici, in veste di assistenti digitali : occorre un’indicazione stradale, un servizio postale oppure una semplice previsione del tempo? Ci penseranno i robot di servizio agli angoli delle strade. Ormai non è più fantascienza, ma un progetto per la società .
Oh Sang-rok conclude con un vaticinio sul futuro della robotica: “La connettività a banda larga, unita alle funzioni di queste macchine, potrà rivoluzionare la vita di tutti i giorni: i robot potranno seguirci in qualsiasi attività quotidiana”.
Tommaso Lombardi