A Parigi un festival del cinema cellulare

A Parigi un festival del cinema cellulare

Cannes, Venezia, Berlino: ai festival del cinema tradizionali si affianca quello di Parigi. E' sempre cinema, ma il grande schermo non c'è
Cannes, Venezia, Berlino: ai festival del cinema tradizionali si affianca quello di Parigi. E' sempre cinema, ma il grande schermo non c'è


Parigi – Il grande schermo è quello delle sale cinematografiche. Il piccolo schermo è quello televisivo. Il piccolissimo schermo è il display degli smartphone multimediali. E al piccolissimo schermo è riservato il “Pocket Film Festival” che ha luogo in questi giorni a Parigi. Attenzione però: gli spettatori hanno sempre le stesse dimensioni e coloro che sono abituati ad andare nei multisala con schermi tridimensionali potrebbero avere qualche delusione.

I film del “Pocket Film Festival” si vedono infatti su display da qualche pollice e, almeno per quelli di quest’anno, hanno una durata che può andare dai 30 secondi di un “corto” alla durata tradizionale di un film.

Non si tratta di film “convenzionali” convertiti alla visione per telefonino. Laurence Herszberg, direttore del festival, ne parla in una battuta: “Non penso che vedremo mai Scorsese girare un film su telefonini. E’ un genere che attira i propri creatori”.

Alcuni mesi fa, il “Forum des Images”, ente organizzatore del festival parigino, aveva distribuito 100 telefonini 3G a registi, sceneggiatori, musicisti ed atri artisti, dando il via all’esperimento. Dei 400 film realizzati, solo venti partecipano alla competizione, sponsorizzata da Nokia e dall’operatore mobile SFR .

I film sono mostrati sugli schermi tradizionali del Forum, ma anche su display da telefonino installati nella platea.
Una giuria presieduta dal regista Olivier Ducastel, assegnerà un premio di 2.000 euro al vincitore oltre a numerosi altri premi per i video che si distingueranno nelle tre categorie: fiction, documentari, cartoni animati.

Le dimensioni ridotte avvicinerebbero, secondo Herszberg, questi film alle realizzazioni “primitive” del cinematografo inventato dai fratelli Lumiere e, secondo il regista Wladimir Anselme, stimolerebbero ad una maggiore creatività.

DB

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Pubblicato il
10 ott 2005
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