Roma – 11 milioni di utenti internet, 40 milioni di utenti di telefonia cellulare. Sono i dati pubblicati nel Rapporto Censis sulla comunicazione in Italia, che ha lo scopo di tracciare un bilancio dell’evoluzione del consumo di media.
Secondo il Censis/Ucsi, negli ultimi quattro anni, mentre la lettura dei quotidiani si è lievemente contratta (meno 1,8 milioni di lettori, portando il numero complessivo a quasi 27,5 milioni), è aumentata la fruizione dei “new media”: fra i 49 milioni di italiani che usano la tv tradizionale ve ne sono già 8 che guardano la tv satellitare, 3 che guardano quella in DTT e uno che già sperimenta quella via Internet.
E anche sul fronte delle nuove tecnologie la crescita è notevole, secondo il rapporto: nel 55,4% delle abitazioni c’è un computer, di cui l’11% è un pc non connesso a Internet , nel 12% il computer è connesso ma non lo si sa usare, per il 32,4% il computer viene usato per navigare.
Riguardo alla telefonia mobile, viene evidenziato che le videochiamate interessano per ora solo l’8% degli utenti, ma circa il 47% crede che “fra breve quello sarà un modo normale per comunicare”. Sono relativamente pochi (30%) quelli che ritengono che possano esistere “problemi di privacy”.
Non molto sorprendente il commento, riportato anche dal Movimento Difesa del Cittadino Ucsi , sull’opinione che hanno gli italiani della TV: il 47,7% degli intervistati la ritiene “solo un modo per spillare soldi, perché si paga per vedere quello che si vedeva prima gratis”, a fronte di un 51,4% che pensa che “la televisione svolge un ruolo insostituibile nel panorama dei media, nonostante le nuove tecnologie”, e il 55,5% che in fondo “la televisione la vedono tutti, perché non se ne può fare a meno”; ciò non toglie che la maggioranza sia convinta che “la televisione negli ultimi anni è peggiorata” (54,3%).
Dario Bonacina