Sun apre il codice di UltraSPARC

Sun apre il codice di UltraSPARC

Con una decisione storica, il colosso californiano si prepara a rilasciare sul canale open source le specifiche dei suoi processori UltraSPARC e del giovane pupillo T1. Sfida a IBM
Con una decisione storica, il colosso californiano si prepara a rilasciare sul canale open source le specifiche dei suoi processori UltraSPARC e del giovane pupillo T1. Sfida a IBM


New York (USA) – Dopo aver apposto il timbro “open source” sul codice di alcuni dei suoi più importanti software, Sun è ora pronta ad abbracciare la filosofia open anche nello sviluppo dei suoi ben noti processori UltraSPARC.

All’inizio del prossimo anno lo storico produttore di server aprirà l’architettura del suo più giovane chip, l’UltraSPARC T1, rilasciandone parte delle specifiche tecniche: tra queste, i sorgenti dei progetti, il set di istruzioni ed un porting di Solaris. Tutto il codice sarà accompagnato da una licenza approvata dall’Open Source Initiative ( OSI ).

Con questa mossa Sun spera di dar vita ad una comunità di aziende e sviluppatori che possa contribuire allo sviluppo della propria architettura UltraSPARC e alla progettazione di nuove tecnologie e applicazioni. Il chipmaker californiano si aspetta che questa collaborazione tagli i costi di progettazione e implementazione delle future tecnologie UltraSPARC, incrementando così la competitività dei propri server nei confronti di rivali come IBM, HP e Dell.

La decisione di Sun segue le orme di OpenPower , un’iniziativa con cui lo scorso anno Big Blue ha condiviso l’architettura dei suoi processori con le terze parti.

“Oggi un chip di silicio è solo una versione compilata di un progetto software”, ha spiegato nel proprio blog Simon Phipps , chief open source officer di Sun. “Un chip come l’UltraSPARC T1 non è altro che un grosso programma scritto e compilato con Verilog”. Quest’ultimo è un software utilizzato per la progettazione e la simulazione di circuiti integrati che utilizza un linguaggio di programmazione non dissimile da C e Pascal.

“Sebbene nessuno si aspetti che degli hacker da garage mettano su una propria fabbrica di microchip, iniziative come quella di Sun permettono ai progettisti hardware di imparare ciascuno dai lavori degli altri: una filosofia che è già stata capace di rivoluzionare il mondo del software”, ha affermato Tim O ‘Reilly , founder e CEO di O ‘Reilly Media.

La decisione di rilasciare le specifiche di UltraSPARC sotto una licenza open source è stata definita da Eben Moglen , noto consulente legale di Free Software Foundation e founding director del Software Freedom Law Center, come “un passo storico” verso un’era in cui anche l’hardware verrà progettato secondo i principi fondanti del software libero e dell’open source.

Sun ha dedicato alla sua nuova iniziativa il sito www.opensparc.net , lo stesso dove conta di promuovere lo sviluppo del porting di Linux e FreeBSD verso la piattaforma UltraSPARC T1.

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Pubblicato il
12 dic 2005
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