Baarn (Olanda) – Mentre lassù l’anima di Commodore starà probabilmente anelando alla pace eterna, quaggiù c’è chi ancora spera di ridare lustro al mitico logo C= per farne un nuovo protagonista dell’odierno mercato consumer.
L’ennesimo tentativo di trasformare il marchio Commodore in una gallina dalle uovo d’oro è di Yeahronimo Media Ventures , una società olandese, recentemente ribattezzata Commodore International Corporation , che negli scorsi mesi ha già introdotto sul mercato alcuni gadget hi-tech i cui nomi riecheggiano alcuni dei successi della vecchia Commodore: PET, VIC-20 e C64.
Ai suoi attuali prodotti, rappresentati da due player MP3 (uno dotato di memoria flash e uno di hard disk), da un media center portatile e da un joystick-console , Yeahronimo ha ora intenzione di affiancare, con il loghetto Commodore, un media center da salotto, un nuovo media player portatile e un navigatore satellitare portatile. Se fino ad oggi l’azienda olandese ha venduto i suoi dispositivi solo in Europa, dal prossimo anno ha intenzione di sfondare anche sul mercato nordamericano: a fare da rampa di lancio sarà il Computer Electronics Show (CES) di Las Vegas, dove a gennaio verranno presentati i nuovi prodotti.
Tra le novità vi saranno il Commodore MediaBox , un computer media center dotato di connessione ad Internet, decoder per la TV digitale integrato e hard disk; e il Commodore Navigator , un palmare basato su Windows CE con hard disk da 20 GB, ricevitore GPS integrato e relativo software di navigazione satellitare.
Al di là del nome e del marchio, questi prodotti non hanno nient’altro in comune con le gloriose macchine di casa Commodore: il software e l’hardware su cui si basano è lo stesso che si trova in molti altri prodotti analoghi.
Il CEO di Yeahronimo, Ben van Wijhe, ha spiegato di voler sfruttare a fondo la fama che il marchio Commodore ancora gode nel mondo dei giochi e del multimedia. Prima della sua azienda ci avevano provato la tedesca Escom, fallita nel 1996, e l’olandese Tulip Computers, che all’inizio dell’anno ha ceduto ogni diritto sul nome Commodore alla propria connazionale.