Brevetto sul JPEG, Yahoo! cede e paga

Brevetto sul JPEG, Yahoo! cede e paga

Anziché affrontare una battaglia legale lunga e incerta, Yahoo! ha preferito scendere a patti con Forgent e acquistare la tecnologia alla base di un controverso brevetto sul celebre formato grafico JPEG
Anziché affrontare una battaglia legale lunga e incerta, Yahoo! ha preferito scendere a patti con Forgent e acquistare la tecnologia alla base di un controverso brevetto sul celebre formato grafico JPEG


Austin (USA) – Forgent Networks , che da alcuni anni reclama la proprietà di una delle tecnologie alla base dell’onnipresente standard grafico JPEG, è riuscita a spuntare un altro importante accordo di licensing con un nome di grosso calibro: Yahoo .

Figlia del controverso sistema di tutela delle proprietà intellettuali incentrato sui brevetti, la piccola e semisconosciuta società texana sta tenendo sulle spine mezza industria hi-tech. Yahoo! è già la settima azienda ad aver alzato le mani e accettato di pagare le royalty richieste da Forgent per l’uso della tecnologia JPEG: tra le altre licenziatarie della piccola società americana si citano Sony, Research in Motion e Audiovox.

Sony è stata fra le prime, nel 2002, a rinunciare alla battaglia legale con Forgent e pagare a quest’ultima 15 milioni di dollari. La società texana afferma che il brevetto “sul JPEG” le ha fruttato, fino ad oggi, ben 105 milioni di dollari .

In seguito all’acquisto della licenza, il cui costo non è stato svelato, Yahoo! ha visto depennare il proprio nome dal lungo elenco di società che negli scorsi anni sono state trascinate in tribunale da Forgent per violazione di brevetto: le cause attualmente in corso sono 40 , e vedono coinvolti giganti come Microsoft, HP, IBM, Dell, Apple, Panasonic, Adobe e Toshiba.

Microsoft è stata chiamata a difendersi dalle accuse di Forgent la scorsa primavera, dopo il fallimento delle trattative fra le due società. In questo caso a fare il primo passo è stato il big di Redmond, che anticipando di circa una settimana la querela di Forgent ha chiesto ad un tribunale americano di invalidare il brevetto dell’avversaria .

Microsoft non è l’unica ad aver messo in dubbio la validità del brevetto sul JPEG: a muoversi in questo senso sono state anche Sun, Google e Public Patent Foundation (PUBPAT), che invocando la prior art ha chiesto all’U.S. Patent and Trademark Office di revocare il brevetto su cui Forgent nutre così tante ambizioni.

“Forgent Networks è il classico esempio di quel nuovo trend, purtroppo in rapida crescita, che vede i detentori di brevetti non fare altro che denunciare la gente che crea prodotti e servizi per il pubblico”, ha affermato lo scorso mese Dan Ravicher, executive director di PUBPAT. Secondo Ravicher questo non fa che ostacolare l’innovazione e il “business sano”.

Forgent ha ereditato il brevetto “sul JPEG”, il numero 4.698.672 (abbreviato in ‘672 ), nel 1997 in seguito all’acquisizione di Compression Labs. L’invenzione descrive “un sistema per rimuovere le informazioni ridondanti dai segnali digitali”, utile soprattutto negli algoritmi di compressione di immagini e video.

Sul brevetto ‘672 si veda anche Il brevetto sul JPEG scuote la rete e Brevetto sul JPEG, scoppia la guerra .

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Pubblicato il
20 dic 2005
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