Il Giappone avrà il suo motore di ricerca

Il Giappone avrà il suo motore di ricerca

Istituzioni pubbliche e private giapponesi, insieme alle più prestigiose università, collaboreranno per lo sviluppo di un motore di ricerca per il Web
Istituzioni pubbliche e private giapponesi, insieme alle più prestigiose università, collaboreranno per lo sviluppo di un motore di ricerca per il Web


Tokyo (Giappone) – Il Giappone, polo indiscusso della ricerca tecnologica, potrebbe diventare uno dei competitor più agguerriti nel settore dei motori di ricerca. Il Governo locale, numerose aziende IT e università daranno vita ad un gruppo di studio che nei prossimi anni si impegnerà nello sviluppo di un nuovo motore di ricerca . Entro la fine del mese sarà completata la “squadra” di ricercatori e tecnici; nel marzo e nel luglio del 2006 verrà ratificato il primo progetto e nei prossimi 3/5 anni, a detta del Ministro per l’informatica, Fumihiro Kajikawa, sarà pronto il primo motore di ricerca giapponese.

Si stima che il budget a disposizione dei ricercatori sarà notevolissimo, anche grazie al coinvolgimento di giganti dell’informatica giapponese, provider e atenei di fama, come ad esempio Matsushita Electric Industrial, Hitachi, NEC, Nippon Telegraph, Tokyo University, Tokyo Institute of Technology etc. “I sistemi di ricerca sono diventati un business maturo; siamo sicuri che l’industria giapponese è in grado di raggiungere gli stessi risultati delle attuali forze dominanti del settore”, ha dichiarato Kajikawa.

L’obiettivo, secondo le indiscrezioni raccolte dal quotidiano Nihon Keizai Shimbun , sembrerebbe essere quello di accendere una competizione con Google e Yahoo, e allo stesso tempo di raggiungere risultati finanziari analoghi.

“Il gruppo di ricerca, inizialmente, valuterà le potenzialità del progetto. Nella prima fase, inoltre, si concentrerà nell’implementazione di una soluzione per la ricerca di immagini”, ha aggiunto Kajikawa. “In verità non stiamo pensando a qualcosa che voglia sfidare apertamente gli altri motori. Vogliamo semplicemente una piattaforma unica per il Giappone”.

Nihon Keizai Shimbun ha avanzato l’ipotesi che anche questo nuovo tipo di motore di ricerca si affiderà totalmente agli introiti pubblicitari. La parola d’ordine per tutti i protagonisti è “profitto”.

Dario d’Elia

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Pubblicato il
20 dic 2005
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