Ferrara – C’è un concorso, è a premi, ma i premi non si vedono: per questo motivo la Guardia di finanza ha aperto un’inchiesta su un fantomatico concorso legato ad una numerazione con prefisso 899 e raccomanda gli utenti insospettiti o truffati di mettersi in contatto con il 117.
L’indagine è stata avviata al fine di verificare cosa si celi effettivamente dietro la numerazione incriminata.
Le segnalazioni finora raccolte, molto simili tra loro, parlano di una telefonata, rispondendo alla quale si attiva una voce preregistrata che comunica all’ignaro utente l’avvenuta vincita di un premio di valore elevato, che potrebbe consistere in una spider, una tv al plasma, un viaggio, una fotocamera di ultima generazione.
Per conoscere l’entità del premio è sufficiente chiamare ad un numero con prefisso 899. Una telefonata, sebbene costosa, è una spesa ridicola di fronte ad un premio simile, per cui il percorso che porta al “premio” prosegue: chiamando il numero indicato si viene informati sul costo della telefonata e dopo alcuni secondi, una suadente voce femminile (non registrata, stavolta) chiede alcuni dati personali (età e numero telefonico del chiamante) e, se non cade la linea prima, illustra con dovizia di particolari (e di parole) le mirabolanti qualità dei premi. Dopo alcuni minuti, il tanto agognato premio viene rivelato, ma subito dopo cade la linea.
Come ritirare il premio? L’utente, nel dubbio di non essere richiamato (ma il fatto di aver lasciato il numero telefonico dovrà pur servire a qualcosa), richiama e ricomincia la trafila, rilasciando i propri dati personali. Ma qui cade la linea: e il sospetto è che l’operatore del numero 899, riconoscendo il numero telefonico di un utente con cui ha già conversato, non sia interessato a proseguire la conversazione. Ecco, quindi una plausibile spiegazione alla richiesta di dati che l’operatore formula prima di comunicare l’entità del premio: in occasione della prima telefonata si induce l’utente a presentarsi e rimanere in linea il più a lungo possibile. All’eventuale seconda chiamata, l’operatore identifica l’utente con cui ha già parlato, ma non avendo più… argomenti, fa cadere la linea.
La Guardia di Finanza sta quindi indagando sulla veridicità di questa ipotesi, per verificare l’esistenza di una truffa, che consisterebbe in pratica nell’indurre gli utenti a chiamare un numero “ad elevato valore aggiunto” in cambio di nulla. La raccolta delle segnalazioni si sta allargando a macchia d’olio: partita da Ferrara, sembra si sia allargata anche e Treviso e Roma.
Dario Bonacina