Londra – Le forze dell’ordine di Sua Maestà hanno registrato senza preavviso il profilo genetico di circa 24mila incensurati. Un episodio sconcertante, scoperto dal parlamentare conservatore Grant Shapps e pubblicato sulle prime pagine dei maggiori quotidiani del Regno Unito. Gli schedari genetici, conservati all’interno di un gigantesco database statale, sono emersi dopo che il figlio di Shapps è rimasto coinvolto in una controversia legata all’arresto di un giovane coetaneo.
Nonostante i frammenti digitalizzati di DNA siano stati ottenuti “in modo preventivo e totalmente legale”, come sostiene BBC , Shapps ha denunciato il fatto come un “grave pericolo per le libertà dei cittadini”, sintomo di una “deriva antidemocratica” che da tempo affliggerebbe il paese d’oltremanica.
“Viviamo in uno stato di polizia?”, titola il The Guardian , “Non ancora, ma quasi”. Shapps teme che dietro l’esistenza di questo database genetico esista un disegno oscuro : “Il governo forse vuole schedare il DNA di tutta la popolazione, a partire dai neonati”, ha dichiarato pubblicamente, “ma allora il Parlamento deve vigilare e discutere sugli sviluppi di questo delicato processo”. I costi dei sistemi d’archiviazione, digitali e pertanto esposti ai rischi di qualsiasi dispositivo informatico, ammontano a circa 300 milioni di sterline negli ultimi due anni.
Il ministero degli interni di Londra, unico gestore e promotore dell’iniziativa, prevede l’obbligo della registrazione e dell’identificazione genetica per qualsiasi fuorilegge catturato in flagranza dalla polizia. “Possono accedervi soltanto gli investigatori di polizia ai fini delle indagini”, ha puntualizzato il ministro degli interni britannico Andy Burnham. La registrazione è obbligatoria anche per chi finisce nel registro degli indagati senza essere arrestato – ma solo nei casi che riguardano reati penali.
Stando a dati ufficiali, il 7% della popolazione britannica si è sottoposto volontariamente od obbligatoriamente ad un prelievo di materiale genetico. Una cifra consistente, vista la media europea dell’1,13% e quella statunitense dello 0,5%. “Entro il 2008 l’archivio conterà oltre quattro milioni di individui schedati”, aggiunge Burnham: attualmente vi sono registrati poco più di tre milioni di persone. Ben 15mila tra loro sono volontari, mentre oltre 140mila sono incensurati.
Quanto svelato da Shapps fa parte della cosiddetta dottrina biometrica varata dall’amministrazione Blair: una linea preventiva contro criminalità e terrorismo che ha già preso forma nel più grande database informatico di minorenni , unito alla promozione di tecnologie per il riconoscimento facciale . Una linea non dissimile a quella del Regno Unito è seguita anche da Olanda e Stati Uniti .
Tommaso Lombardi