Si torna a parlare di Googlenet

Si torna a parlare di Googlenet

Indiscrezioni scoppiettanti pubblicate dalla stampa britannica parlano di un ambizioso progetto del gigante di Mountain View, nientemeno che una googlerete
Indiscrezioni scoppiettanti pubblicate dalla stampa britannica parlano di un ambizioso progetto del gigante di Mountain View, nientemeno che una googlerete


Mountain View (USA) – Colonizzare il mercato dell’ informatica domestica , dominare la ricerca delle informazioni online e creare un’ Internet parallela : ecco svelato il grande piano di Google . Naturalmente, si tratta solo di rumors : guai a chi dice il contrario, specialmente riguardo al progetto battezzato “Googlenet”.

Tuttavia, l’autorevole London Times ha ottenuto rivelazioni piccantissime da parte di un anonimo editore online: “Google è pronto a lanciare la propria rete privata, completamente gestita da server proprietari”. Secondo il Times, questo partner strategico di Google ha già avviato le trattative per “la fornitura di contenuti originali alla Internet alternativa fornita dal motore di ricerca”.

Qualche osservatore parla addirittura di Googlenet come il “piano per la conquista mondiale” ideato dal motore di ricerca.

La “rete alternativa”, stando alle indiscrezioni pubblicate dal quotidiano, sboccerà grazie alla diffusione capillare dei Google Cube , i PC a basso costo dell’azienda di Mountain View, equipaggiati con tutto il necessario per le telecomunicazioni digitali.

Facendo leva sul fascino di un PC completo a poco meno di 100 dollari, Google spera forse di conquistare nuovi terminali per la propria rete al ritmo di ogni macchina venduta. I portavoce dell’impero fondato da Brin e Page hanno prontamente smentito tutto: “Non siamo autorizzati a parlare di progetti non ancora lanciati”, dichiara BigG.

Resta il fatto che Google, ormai da tempo, continua imperterrito ad acquistare chilometri d’infrastrutture comunicative in fibra ottica. Un groviglio di cavi che si sviluppa da New York, e che Om Malik , editorialista di Forbes , descrive “in rapidissima espansione globale”.

Cosa si nasconde dietro questo ultimo, ambiziosissimo progetto di BigG? Un nuovo paradigma per la diffusione delle informazioni? Una nuova piattaforma digitale, invasiva e totalmente privata, per proporre prodotti e contenuti miratissimi?

Tommaso Lombardi

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Pubblicato il
6 feb 2006
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