Annapolis (USA) – Fucili, caccia e selvaggina: una vera passione americana. Così sentita che, come i lettori di Punto Informatico già sanno , ci sono aziende come Live-Shot che permettono di sparare con fucili e pistole dalla comodità della propria poltrona, uccidendo animali in riserve dedicate, da remoto. Niente cartucce o cani di razza: tutto quello che serve è un computer con connessione ad Internet.
Una caccia tanto comoda quanto poco sportiva, come pensano alcuni politici del verde stato del Maryland, sulla costa atlantica degli USA. Attivisti e parlamentari locali hanno infatti proposto una legge che metterebbe al bando questa pratica, definita “contraria ad ogni etica sportiva” dal senatore John Astle.
L’introduzione del divieto, caldeggiata da molte associazioni di cacciatori, porterà all’esclusione dei servizi offerti da Live-Shot su tutto il territorio del Maryland. Salirebbero così a due gli stati americani che proibiscono questo insolito tipo di caccia , condotta unicamente a colpi di mouse: la California, nel 2005, ha ugualmente proibito qualsiasi tipo di attività simile.
Qualcuno ha etichettato l’uccisione di animali via Internet come un “capriccio degno d’un videogioco”. Ma del videogioco quel tipo di caccia ha solo l’aspetto: la morte degli animali, comminata con carta di credito e mouse, è reale .
Malgrado la natura sicuramente anomala della caccia via webcam, per molti versi grottesca, alcuni cacciatori digitali di Live-Shot hanno già protestato con furore contro la proposta di legge: secondo molti, il servizio è l’unica alternativa disponibile per tutti i cacciatori disabili o malati . L’azienda, dal canto suo, ha fatto sapere che i suoi scopi sono encomiabili, perché “ridanno la possibilità di cacciare a chiunque sia inchiodato in una stanza da letto”.
Tommaso Lombardi