Telecom: imminente il Big Bang multimediale

Telecom: imminente il Big Bang multimediale

Gli sviluppi a breve termine dei servizi offerti dall'incumbent nelle dichiarazioni dell'amministratore delegato di Telecom Italia Riccardo Ruggiero
Gli sviluppi a breve termine dei servizi offerti dall'incumbent nelle dichiarazioni dell'amministratore delegato di Telecom Italia Riccardo Ruggiero


Roma – “La rivoluzione multimediale italiana è già cominciata da qualche tempo, ma fra il 2006 e il 2007 ci sarà un vero e proprio big bang”. E’ con questi termini “esplosivi” che Riccardo Ruggiero, amministratore delegato di Telecom Italia , ha spiegato in sintesi gli sviluppi attesi per il prossimo futuro. Che passeranno dall’allargamento della banda.

In un’intervista rilasciata ad Affari & Finanza , il manager ha infatti illustrato i punti salienti della strategia adottata da Telecom per raggiungere l’obiettivo della convergenza delle reti: “A giugno si partirà con un certo numero di novità. Intanto introdurremo i telefoni UMA “. Rivolti, stando alle promesse dell’incumbent, ai fortunati utenti dotati di ADSL (in questo caso, Alice di Telecom) e di telefono cellulare (in questo caso, su rete TIM). “Fuori casa il telefonino funziona come un normalissimo cellulare, quando invece è in casa funziona in sostanza come una sorta di cordless”.

Ma prima del cosiddetto “supertelefono” UMA, Telecom Italia prevede l’introduzione della connettività a banda “allargata”. L’amministratore delegato ha infatti annunciato: “Il 9 marzo passeremo a fornire i collegamenti ADSL a venti mega. La banda larga, cioè, fa un altro enorme passo in avanti e nel 2007 passeremo alla banda da 50 mega”. L’idea non è quella di praticare tariffe flat, ma di fissare un listino per ogni servizio o contenuto fruito dall’utente.

Gli obiettivi tecnologici sembrano chiari. Nessuna dichiarazione o commento, invece, in merito agli obiettivi di copertura della banda larga, voce trascurata anche nel rapporto recentemente diffuso dal Ministero delle Comunicazioni. Le parole di Riccardo Ruggiero potrebbero alimentare le speranze (o lo sconforto) della “digital divided people”, l’utenza priva di copertura, che non sa ancora se (e in che misura) l’investimento sulla banda larga li riguarderà.

Dario Bonacina

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Pubblicato il
21 feb 2006
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