Google conferma certi dubbi su Google Desktop

Google conferma certi dubbi su Google Desktop

Se Gartner sottolinea che le imprese dovrebbero pensarci due volte prima di utilizzare le funzionalità avanzate del software di BigG, ora Google conferma: non è per tutti
Se Gartner sottolinea che le imprese dovrebbero pensarci due volte prima di utilizzare le funzionalità avanzate del software di BigG, ora Google conferma: non è per tutti


New York (USA) – Google Desktop 3 Beta , dopo essere stato fortemente criticato da EFF , viene bocciato anche da Gartner . Il suo sistema di archiviazione dei dati sui server Google – utilizzato per la funzione Search Across Computers – è stato considerato dagli analisti statunitensi “un rischio inaccettabile per la sicurezza”.

Il trasferimento dei dati verso un server remoto di Mountain View, per le imprese, rappresenterebbe un potenziale pericolo. Nel rapporto redatto da Gartner si legge, infatti: “(…) il semplice trasporto di dati fuori da un’impresa rappresenterà un rischio insostenibile(…)”. Una sorta di trasferimento della proprietà intellettuale senza alcun “paracadute”, insomma.

Google, dalla sua, ha confermato i timori della comunità online rilasciando una serie di dichiarazioni alla testata ZDNet UK . “Ci rendiamo conto che è un gran problema per le imprese. Effettivamente è un rischio e comprendiamo che le attività operative possono essere coinvolte”, ha dichiarato Andy Ku, marketing manager europeo di Google. “Una copia dei dati viene trasferita sui nostri server e vi permane per non più di 30 giorni quando viene attivata la funzione Search Across Computers. I rischi sono simili a quelli della spedizione di una mail”.

Ku è convinto che teoricamente la proprietà intellettuale possa essere trasferita al di fuori di un’impresa, ed ha sottolineato che comunque l’archiviazione dei dati avviene solo ed esclusivamente quando le aziende decidono di avvalersi della funzione specifica per la condivisione. “Il problema della sicurezza è strettamente legato alle esigenze delle imprese. Quelle che valutano i dati condivisi “troppo sensibili” possono decidere di disabilitare Search Across Computers”, ha aggiunto Ku.

Gartner, peraltro, è dell’idea che documenti importanti possano essere inavvertitamente resi accessibili a dipendenti che non ne abbiano il diritto. “Alcuni utenti possono, e altri magari no. Ma questa è una questione che riguarda la policy aziendale”, ha aggiunto Ku. “Alla fine ogni impresa dovrebbe prendere le sue decisioni. Se non si sente a proprio agio dovrebbe disabilitare la funzione. Si tratta di pura corporate policy”.

La posizione di Gartner è piuttosto netta al riguardo: consiglia agli amministratori di “spegnere” immediatamente la funzione incriminata. “Le aziende devono valutare cosa si può permettere che venga indicizzato e se è per loro sufficiente disabilitare la condivisione dei dati con i server Google”, si legge nel comunicato diramato dalla società di consulenza.

Google, data l’occasione, ne ha approfittato consigliando alle imprese Google Desktop Enterprise , una soluzione che sembra risolvere il problema della sicurezza. “Se devono scegliere, che scelgano la versione Enterprise”, ha concluso Ku.

Dario d’Elia

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Pubblicato il
22 feb 2006
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