Windows XP balla, sgraziato, su Mactel

Windows XP balla, sgraziato, su Mactel

Un hacker è riuscito a trovare un modo per far girare Windows XP sui Mactel senza l'uso di software di emulazione. L'impresa gli è valsa un bel gruzzoletto in denaro, ma l'opera di hacking è solo all'inizio
Un hacker è riuscito a trovare un modo per far girare Windows XP sui Mactel senza l'uso di software di emulazione. L'impresa gli è valsa un bel gruzzoletto in denaro, ma l'opera di hacking è solo all'inizio


Roma – È ufficiale: si può fare il boot con Windows XP su di un Mactel. La notizia è stata confermata ieri da winxponmac.com , il sito del contest che da diverse settimane metteva in palio 14.000 dollari a chi per primo fosse riuscito a far girare Windows sui Mactel. Per aggiudicarsi la competizione era vietato l’uso di emulatori o software di virtualizzazione .

Il premio in denaro è andato ad un hacker che si fa chiamare narf , lo stesso che negli scorsi giorni aveva pubblicato su Internet alcune foto e un video che mostravano Windows XP avviarsi su di un Mactel . L’autenticità di quelle immagini è stata inizialmente messa in dubbio, soprattutto per i numerosi “falsi allarmi” che si sono susseguiti nelle recenti settimane.

A quanto pare, narf è in qualche modo riuscito ad aggirare il più grande ostacolo all’avvio di Windows su Mactel: la mancanza del supporto a EFI , la tecnologia di booting adottata da Apple nella nuova generazione di Mac Intel-inside. La soluzione , pubblicata qui , non è però alla portata di tutti: per installare e far partire Windows XP sui Mactel è infatti necessario, tra le altre cose, creare un CD d’installazione personalizzato di Windows XP SP2 e ripartizionare il disco del Mac. L’autore ha calcolato che queste due procedure, da sole, dovrebbero portare via circa mezz’ora.

Il sito osx86project.org ha verificato la funzionalità del metodo di narf su di un iMac 17 pollici, un Mac mini e un MacBook Pro, ovviamente tutti basati su chip Intel.

Va sottolineato come il crack, che comprende diversi file di Windows modificati, potrebbe facilmente violare i copyright e/o le licenze di Microsoft . Tra i file che occorre sostituire all’immagine originale di Windows XP figura, ad esempio, ntdetect.com .

A frenare gli entusiasmi degli smanettoni intervengono poi i numerosi limiti che ancora affliggono la soluzione proposta da narf: tra i più pesanti vi sono quelli legati alla mancanza di driver per alcuni dei componenti hardware dei Mactel, come iSight, Frontrow e la scheda grafica ATI X1600. Quest’ultima, seppure disponibile anche in versione PC, necessita infatti di driver ottimizzati per Mac: attualmente è ad esempio impossibile far girare i giochi , una delle poche cose che potrebbe spingere un fan della Mela ad usare Windows.

Bisogna però dare atto a narf che il lavoro di hacking sui Mactel è appena all’inizio: è lecito attendersi che in futuro molti degli ostacoli che oggi ancora si frappongono all’uso di Windows sui Mac verranno infranti o aggirati. Ad oliare questa strada è Colin Nederkoorn, che ha ideato il contest winxponmac e ha versato nel fondo destinato al premio in denaro i primi 100 dollari. Nederkoorn ha già annunciato l’intenzione di continuare a raccogliere donazioni per sponsorizzare l’avvio di un progetto open source basato sul lavoro di narf.

Ieri un ricercatore di IBM ha annunciato lo sviluppo di un software, chiamato BAMBIOS , che a suo dire permette di avviare su di un Mactel un sistema operativo privo del supporto a EFI, come Windows XP e le normali versioni di Linux. Sulla pagina del progetto si afferma che il programma è già sato utilizzato con successo per far girare Linux, e che è a buon punto anche il supporto a Windows XP. La cosa più interessante è che il ricercatore afferma come il suo metodo non richieda alcuna modifica all’installazione di Windows XP e, di conseguenza, non comporti alcun rischio legale.

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Pubblicato il
17 mar 2006
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