Seattle (USA) – Gli inquirenti dello stato di Washington hanno condannato Zhijian Chen, rivenditore del software Spyware Cleaner , al pagamento di una ammenda dal valore complessivo di 84mila dollari. L’accusa è di truffa ai danni dei consumatori : sin dall’anno scorso, Chen ha infatti venduto numerose copie del programma attraverso un abile meccanismo truffaldino, basato su spam ed informazioni fasulle.
Come spiegano gli esperti di AdWare Report , Spyware Cleaner sembra uno strumento pressoché obsoleto nella lotta al malware che infesta milioni di PC. Tuttavia, Chen è riuscito a propinare questo tool terrorizzando gli utenti: attraverso varie finestre pop-up generate col comando net send di Windows, migliaia di persone sono state bersagliate da falsi allarmi del tipo: “Attenzione, il vostro PC potrebbe essere infettato da spyware”.
Lo stesso tipo di messaggio è stato inoltre spedito a migliaia d’indirizzi e-mail casuali. Ma l’ avviso era in realtà uno specchietto per le allodole , che offriva un “controllo anti-spyware gratuito” alle vittime. Il controllo, furbescamente, forniva sempre falsi responsi positivi . Gli utenti, terrorizzati, venivano quindi invitati all’acquisto di Spyware Cleaner. In poco tempo, Chen è riuscito a guadagnare ricche commissioni dalla vendita di Spyware Cleaner. Il 75% del valore di ogni copia venduta, circa 30 euro, è finito nelle tasche del malvivente.
“Il discorso è chiaro”, dice il giudice che ha condotto le indagini, “i rivenditori online devono stare attenti a come si comportano e non è ammissibile, in nessuna maniera, che truffino i consumatori terrorizzandoli, approfittandosi della loro buona fede”. Il download di Spyware Cleaner è stato congelato dalle autorità.
Va ricordato che esistono, peraltro, numerosi software gratuiti per difendersi da certe minacce digitali.