MoodViews, che aria tira nella blogosfera?

MoodViews, che aria tira nella blogosfera?

Un gruppo di ricercatori olandesi ha messo a punto un software che sarebbe in grado di carpire lo stato emozionale della blogosfera. L'osservatorio tiene sotto controllo oltre due milioni di blog
Un gruppo di ricercatori olandesi ha messo a punto un software che sarebbe in grado di carpire lo stato emozionale della blogosfera. L'osservatorio tiene sotto controllo oltre due milioni di blog


Amsterdam – E’ possibile sondare l’ umore della blogosfera ? I ricercatori dell’ Università di Amsterdam ne sono convinti ed hanno creato una serie di strumenti informatici per “sondare” lo stato emotivo dei blogger di LiveJournal : 40 diversi stati d’animo, da “addormentato” ed “annoiato” fino ad “iracondo” ed “impazzito”.

Il progetto, chiamato MoodViews , comprende un tracker globale che indicizza oltre 5mila post ogni ora, un’elaborazione grafica sempre aggiornata sull’ andamento emotivo della blogosfera ed un sistema statistico in grado di prevedere gli “sbalzi d’umore” online. L’elaborazione dei dati è concettualmente semplice e si basa sulle indicazioni emotive che gli utenti LiveJournal possono includere nelle loro pubblicazioni.

L’obiettivo di MoodViews è chiaro: il team di scienziati, composto da Gilad Mishne, Krisztian Balog e guidati dal Prof. Maarten de Rijke, sperano di tracciare una mappa psicologica di Internet. I blog a loro parere sono l’ indicatore telematico del benessere psichico del Villaggio Globale : i risultati della ricerca, aggiornati ogni dieci minuti, avrebbero già permesso alcune interessanti scoperte.

“Abbiamo potuto constatare che certi eventi di portata globale”, dice il Prof. de Rijke, “riescono ad influenzare in modo considerevole l’umore dei blogger”. I ricercatori hanno fatto sapere, ad esempio, che per la ricorrenza di San Valentino lo stato d’animo “innamorato” ha prevalso su qualsiasi altro. Allo stesso modo, durante l’uragano Katrina che ha sconvolto il sud degli Stati Uniti, moltissimi blogger hanno “espresso ansia e sgomento”, ricorda van Rijke. Risultati decisamente imprevedibili…

Tommaso Lombardi

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Pubblicato il
21 apr 2006
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