San Francisco (USA) – Tutto è pronto perché, alla fine della prossima estate, i primi dispositivi Wireless USB arrivino sul mercato. A dirlo è lo USB Implementers Forum ( USB-IF ), l’organizzazione che controlla tutte le specifiche USB e che ha il compito di certificare i prodotti che le implementano.
Tra i primi prodotti Wireless USB vi saranno schede add-in e dongle, ossia le classiche chiavette USB.
Wireless USB sta dunque per fare il suo ingresso sul mercato, ma saprà conquistarlo? Pochi, oggi, sarebbero disposti a fare scommesse. Se è vero che la nuova tecnologia ha il pregio di conservare la compatibilità con l’architettura di USB wired , ed è in grado di fornire le rispettabili velocità di 480 Mbit/s entro distanze di 3 metri e di 110 Mbps fino a 10 metri, solleva non pochi dubbi il fatto che Wireless USB utilizzi una tecnologia, Ultra-Wideband (UWB), di cui non esiste ancora una specifica standard. Lo sviluppo di UWB è stato di recente abbandonato dall’Institute of Electrical and Electronics Engineers (IEEE), dove da tempo si trovava in una posizione di stallo.
L’altro fattore di incertezza è dato dal fatto che, al di fuori degli USA, molti enti regolatori non abbiano approvato l’uso di UWB a causa delle sue possibili interferenze con altre tecnologie senza fili.
C’è poi da considerare che Wireless USB si troverà a fronteggiare una tecnologia, Bluetooth , ormai ampiamente diffusa: se è vero che la differenza di velocità sarà inizialmente abissale – quest’ultima può raggiungere al massimo 1 Mbps – c’è già in studio una proposta per sposare Bluetooth con UWB e spingerne drasticamente le performance senza rinunciare alla retrocompatibilità. All’orizzonte si staglia poi la sagoma minacciosa di Wireless FireWire, una versione senza fili della tecnologia IEEE 1394 in grado di utilizzare differenti mezzi fisici, tra cui anche UWB.
Wireless USB si basa sulla WiMedia MAC Convergenze Architecture e utilizza i layer MAC (Media Access Control) e PHY (Physical) della specifica UWB proposta dalla WiMedia Alliance. È stato progettato per coesistere con altri protocolli di rete di livello superiore ed è ottimizzato per minimizzare i consumi energetici, un fattore particolarmente importante nei dispositivi mobili.
Oltre che da Intel, il Wireless USB PG è composto da Agere Systems, HP, Microsoft, NEC, Philips, Samsung, Appairent Technologies, Alereon, STMicroelectronics e Wisair.