P2P, vola la petizione di AltroConsumo

P2P, vola la petizione di AltroConsumo

Aumentano i sottoscrittori della petizione con cui si chiede al Governo di cambiare rotta su diritto d'autore, P2P e DRM. Apertura di Folena, presidente della commissione Cultura della Camera: questione all'ordine del giorno
Aumentano i sottoscrittori della petizione con cui si chiede al Governo di cambiare rotta su diritto d'autore, P2P e DRM. Apertura di Folena, presidente della commissione Cultura della Camera: questione all'ordine del giorno

Sono 7186 le adesioni giunte fino a questo momento alla petizione che l’associazione Altroconsumo ha lanciato solo pochi giorni fa per riaprire il dibattito politico su peer-to-peer, tecnologie di Digital Rights Management (DRM), e più in generale, diritto dei consumatori nell’era digitale.

Comprensibile la soddisfazione dell’associazione che all’ondata crescente dei sottoscrittori può ora aggiungere la prima reazione pubblica del mondo politico. Ha infatti anticipato a Punto Informatico la lettera con cui il presidente della commissione Cultura della Camera, Pietro Folena, dimostra di essersi interessato al problema, lettera che riproduciamo qui di seguito:

Spettabile Associazione Altroconsumo,
ho ricevuto con piacere il testo della vostra petizione, la cui ispirazione è da me condivisa. Ritengo, infatti, che le recenti estensioni degli strumenti di protezione delle opere (diritto d’autore-copyright e brevetti) abbiano introdotto uno squilibrio a sfavore dei fruitori.

È giusto e sacrosanto tutelare il diritto d’autore sia sul piano morale che su quello economico. Tuttavia questa tutela va intesa nella logica di un contratto in cui la società riconosce all’autore e all’editore certi diritti esclusivi per un tempo limitato in cambio però di corrispondenti diritti per i fruitori delle opere. Oggi questa logica, che era alla base del copyright alle sue origini, è stata in larga parte demolita.

Penso, quindi, che vada ripristinata e vedo anche dei segnali da parte di alcune grandi major che stanno abbandonando il DRM.

Nel merito delle vostre proposte, concordo pienamente con la depenalizzazione della condivisione dei contenuti. Sul DRM, credo che occorra prevedere l’obbligo di diffondere comunque anche copie non protette, a prezzi eventualmente differenziati, anche al fine di avere la garanzia che i contenuti non rimangano perennemente legati all’autore e all’editore, poiché questo contraddice la durata limitata del diritto d’autore. Infine, sull’equo compenso, credo che quest’ultimo vada rivisto nella sua entità, anche in considerazione del fatto che ha causato la chiusura di alcune aziende e il fiorire di un vasto mercato parallelo dei supporti.

Su questi argomenti ho intenzione di aprire una discussione politica e culturale con tutti i soggetti interessati al fine di definire un percorso legislativo. Per questo vi chiedo di incontrarci a breve.

Cordialità.
Pietro Folena”

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Pubblicato il
31 gen 2007
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