Russia, patria di grandi programmatori

Russia, patria di grandi programmatori

Lo sostengono gli esperti della Association for Computing Machinery, che hanno conferito l'ambitissimo premio accademico ICPC ad un team di tre giovani studenti russi
Lo sostengono gli esperti della Association for Computing Machinery, che hanno conferito l'ambitissimo premio accademico ICPC ad un team di tre giovani studenti russi


San Antonio (USA) – Il verdetto della giuria composta dai membri della Association for Computing Machinery , tra i più importanti enti scientifici del panorama informatico, ha premiato tre studenti russi della Saratov University con l’ambito premio ICPC .

Il trofeo, giunto alla sua trentesima edizione annuale, viene conferito ai migliori programmatori in grado di risolvere entro un certo tempo dieci complessi problemi matematici con l’ausilio di calcolatori elettronici. Gli studenti del prestigioso politecnico russo hanno risolto sei problemi in meno di cinque ore, guadagnando un primo premio del valore di diecimila dollari e numerose periferiche offerte da IBM , sponsor dell’evento.

I russi hanno così battuto i team di colleghi olandesi, polacchi, cinesi e statunitensi. L’età media dei partecipanti, secondo gli organizzatori eccezionalmente preparati ed appassionatissimi, si attesta attorno ai 20-22 anni. “Nella mente di uno di questi ragazzi potrebbe esserci l’inventore della cura per l’AIDS o per il cancro”, ha affermato Doug Heintzman, patron del trofeo ICPC e direttore della divisione Lotus di IBM.

La tipologia di problemi alla base della competizione, che i partecipanti hanno considerato alla stregua di una competizione sportiva , era assai varia ed intensa. Alcuni problemi hanno posto dilemmi d’ordine tecnico, come la realizzazione di un’interfaccia di rete nella maniera più economica possibile, mentre altri hanno richiesto uno sforzo puramente matematico, come il calcolo dei rapporti negli ingranaggi d’un ipotetico orologio.

Tommaso Lombardi

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Pubblicato il 14 apr 2006
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