Roma – Tra le prime applicazioni commerciali del DRM open source di Sun , noto come DReaM (DRM Everywhere Available), vi sarà un sistema IPTV commercializzato dalla coreana Alticast .
Sebbene DReaM sia ancora in fase di sviluppo, e Sun non preveda di ultimarlo prima di altri 12-15 mesi, il codice open source di alcuni suoi componenti base è già disponibile in versione quasi completa. Tra questi componenti vi sono il DReaM-CAS (Conditional Access System) e il DReaMMMI (Mother May I), entrambi utilizzabili dalle aziende per implementare servizi pay-per-view dove l’accesso ai contenuti sia regolato da un sistema centralizzato. DReaM-CAS e DReaMMMI sono al momento in grado di gestire l’accesso solo dei contenuti codificati in MPEG-2.
Alticast ha intenzione di utilizzare la tecnologia alla base della piattaforma DReaM per un progetto IPTV pilota che verrà avviato entro la fine dell’anno in Corea e in altri paesi asiatici. La società si è detta interessata a DReaM non solo perché si tratta di una tecnologia libera da royalty, ma anche perché è interoperabile con altri sistemi DRM ed è indipendente da componenti hardware o sistemi operativi specifici.
DReaM è destinato a scontrarsi con una pletora di tecnologie DRM proprietarie, sia hardware che software. L’ambizione di Sun è quella di riuscire a mettere fine alla guerra in atto sui formati di DRM; molti tuttavia ritengono che le aspirazioni della mamma di Java siano utopistiche: gli interessi in ballo sono infatti enormi, ed il solo fatto che DReaM non necessiti del famoso e controverso TPM (Trusted Platform Module) lo rende nemico di un’importante fetta dell’industria.