PCI Express 2, il bus dei PC mette il turbo

PCI Express 2, il bus dei PC mette il turbo

Con l'approvazione della nuova specifica 2.0, il celebre standard raddoppia l'ampiezza di banda del bus e introduce funzionalità pensate per le schede grafiche e le reti di nuova generazione
Con l'approvazione della nuova specifica 2.0, il celebre standard raddoppia l'ampiezza di banda del bus e introduce funzionalità pensate per le schede grafiche e le reti di nuova generazione

Beaverton (USA) – L’evoluzione del bus di espansione PCI, utilizzato sulla quasi totalità dei personal computer al mondo, ha raggiunto una nuova pietra miliare con la pubblicazione, da parte del conzorzio PCI-SIG , della specifica PCI Express Base 2.0 .

La nuova evoluzione di PCI Express (PCIe), che si mantiene compatibile con la versione 1.0, porta con sé diverse novità, la più importante delle quali è data dal raddoppio della frequenza operativa , e di conseguenza della banda passante per singola via: dai 2,5 gigatranfers al secondo (GT/s) dell’attuale bus si è passati a 5 GT/s. La velocità di un link in modalità x16 è ora all’incirca di 16 Gbyte/s.

La maggiore velocità del bus sarà importante sia per supportare l’evoluzione delle altre interfacce di comunicazione dei PC, come SATA e SAS, sia per sostenere il traffico generato dai controller di rete multiporta e dalla nuova generazione di schede grafiche DirectX 10, specie se in configurazione dual-card. In tale previsione assume importanza anche la capacità di PCIe 2.0 di erogare fino a 300 watt di potenza , più che sufficiente a sostenere il fabbisogno energetico delle schede grafiche più performanti.

PCIe 2.0 introduce inoltre diverse nuove funzionalità a livello di protocollo che, secondo quando spiegato da PCI-SIG, “permettono agli sviluppatori di progettare dispositivi più intelligenti e capaci di ottimizzare le performance della piattaforma e i consumi energetici, questo conservando interoperabilità, bassi costi e tempi rapidi di marketing”.

Le nuove funzionalità permettono al sistema operativo e ai driver di periferica di controllare e modificare dinamicamente la velocità del link , e di ricevere notifica nel caso in cui la velocità o l’ampiezza della connessione cambino. PCIe 2.0 permette poi una più avanzata gestione delle periferiche, degli slot, delle interconnessioni, dei trasferimenti peer-to-peer, dei timeout, dei dispositivi multifunzione, degli accessi e del routing dei pacchetti. Si segnala infine la funzione Input-Output Virtualization (IOV), progettata per semplificare la condivisione delle periferiche PCIe fra più macchine virtuali.

A breve PCI-SIG pubblicherà anche la specifica PCI Express Card Electromechanical 2.0 , che definisce le caratteristiche elettriche e meccaniche del bus, delle interfacce e dei link di comunicazione. Questa specifica dovrebbe contemplare anche una versione cablata di PCIe 2.0 che permetterà di collegare periferiche al bus per mezzo di cavi in rame della lunghezza massima di 10 metri.

Stando ad alcune fonti, Intel lancerà i primi chipset con supporto a PCIe 2.0, noti in codice come Bearlake , già a partire dal prossimo trimestre. Ciò significa che entro la fine dell’anno dovrebbero fare capolino sul mercato i primi PC e Mac dotati della nuova versione di PCIe.

Come si è appreso lo scorso autunno, Intel, IBM e altri big del settore stanno lavorando congiuntamente allo sviluppo di un’estensione di PCI Express, al momento nota come Geneseo , che promette di velocizzare la connessione fra CPU e acceleratori/coprocessori (grafici, matematici, fisici, crittografici ecc.). Intel spera che PCI-SIG adotterà Geneseo come successore di PCIe 2.0, rendendolo così uno standard per tutta l’industria dei PC.

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Pubblicato il
17 gen 2007
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