Perplexity diventa un unicorno: raccolti 63 milioni di dollari

Perplexity diventa un unicorno: raccolti 63 milioni di dollari

Perplexity ha raccolto 63 mln di dollari in un round guidato da Daniel Gross, raggiungendo la valutazione di unicorno a oltre 1 miliardo di dollari.
Perplexity diventa un unicorno: raccolti 63 milioni di dollari
Perplexity ha raccolto 63 mln di dollari in un round guidato da Daniel Gross, raggiungendo la valutazione di unicorno a oltre 1 miliardo di dollari.

Perplexity, la giovane startup che sta costruendo da zero un’esperienza di ricerca basata sull’intelligenza artificiale, sta raccogliendo i frutti del suo lavoro pionieristico. Guidata da Aravind Srinivas, l’azienda ha recentemente annunciato di aver raccolto ulteriori 62,7 milioni di dollari in un round di finanziamento guidato da Daniel Gross, ex responsabile dell’AI di Y Combinator.

Questa iniezione di capitale ha portato la valutazione di Perplexity a oltre un miliardo di dollari, raddoppiandola rispetto ai 74 milioni di dollari raccolti solo pochi mesi fa in un round di serie B.

Il successo di Perplexity nel raggiungere lo status di unicorno in poco più di un anno è particolarmente impressionante, considerando che opera in un settore dominato da giganti come Google. L’azienda sta pianificando un’espansione globale, sostenuta da nuove partnership in Giappone e Germania, e sta lanciando un nuovo piano Enterprise Pro pensato specificamente per le organizzazioni che desiderano sfruttare la ricerca di informazioni guidata dall’intelligenza artificiale nei loro flussi di lavoro.

La piattaforma di “knowledge discovery” di Perplexity

La piattaforma di Perplexity combina indici web con una serie di modelli di intelligenza artificiale per fornire risposte dirette alle domande degli utenti, complete di citazioni pertinenti. L’esperienza è interamente conversazionale, eliminando la necessità di navigare tra diversi link, confrontare risposte o cercare informazioni all’infinito. Questo approccio sembra funzionare, poiché l’azienda afferma di servire 169 milioni di query al mese da quando ha lanciato il suo prodotto, incluso un livello a pagamento a 20 dollari al mese.

Il nuovo piano Enterprise Pro

Con il nuovo capitale a disposizione, Perplexity sta cercando di portare il suo lavoro al livello successivo e raggiungere un maggior numero di utenti, a partire da un piano dedicato alle aziende. Il nuovo piano Enterprise Pro, dotato di certificazione SOC2, risolve i problemi di sicurezza e privacy degli utenti aziendali con funzionalità avanzate come single sign-on sicuro, gestione degli utenti, avvisi sul caricamento di nuovi file e cancellazione delle query dopo 7 giorni.

Il piano, il cui prezzo è di 40 dollari al mese o 400 dollari all’anno per sede, garantisce anche che i dati caricati o le informazioni richieste non vengano utilizzati per l’addestramento dei modelli di linguaggio che alimentano la piattaforma.

Partnership globali e impatto sulle aziende

Perplexity sta collaborando con la giapponese SoftBank Corp. e la tedesca Deutsche Telekom per espandere la portata del suo prodotto di ricerca AI ai consumatori e alle aziende associate alle due società nei rispettivi mercati. Queste partnership, che coinvolgono una base di utenti combinata di oltre 335 milioni di clienti di telefonia mobile e banda larga, estenderanno significativamente la portata di Perplexity a livello globale.

Diverse aziende leader, tra cui Zoom, HP e Databricks, stanno già utilizzando il nuovo piano B2B di Perplexity, risparmiando centinaia di ore di lavoro. Ali Ghodsi, CEO di Databricks, ha dichiarato che il livello enterprise di Perplexity ha permesso all’azienda di accelerare la ricerca e lo sviluppo, risparmiando circa 5.000 ore di lavoro al mese.

Perplexity sfida i giganti della ricerca

Mentre Google e Microsoft stanno potenziando i loro prodotti di ricerca esistenti con modelli di intelligenza artificiale come Gemini e GPT-4, Perplexity li affronta con un’esperienza di ricerca nativa dell’intelligenza artificiale costruita interamente da zero. Sarà interessante osservare come questi giganti della tecnologia risponderanno alla sfida lanciata dal nuovo unicorno nel settore della ricerca guidata dall’AI.

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Pubblicato il
24 apr 2024
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