Domini/ Cerf darà vita ad un nuovo ICANN

Domini/ Cerf darà vita ad un nuovo ICANN

Critica l'attuale gestione dell'organismo di supervisione dei domini, chiede meno protagonismo e più efficienza, boccia l'analisi delle nuove estensioni. Un Vint Cerf più scatenato che mai è il nuovo chairman dell'ICANN
Critica l'attuale gestione dell'organismo di supervisione dei domini, chiede meno protagonismo e più efficienza, boccia l'analisi delle nuove estensioni. Un Vint Cerf più scatenato che mai è il nuovo chairman dell'ICANN

Roma – L’organismo di supervisione dei domini, l’ICANN, pare destinato a cambiare pelle se le dichiarazioni del nuovo Chairman Vint Cerf si traddurrano in fatti. Cerf, considerato uno dei padri di Internet oltreché team-leader del gruppo che realizzò il protocollo TCP/IP, è stato appena scelto dall’ICANN come nuovo “boss” e al suo primo intervento ha rilasciato dichiarazioni di fuoco sulla gestione, fino ad oggi, dell’Internet Corporation for Assigned Names and Numbers.

Cerf, attualmente impegnato in MCI WorldCom, si è detto particolarmente preoccupato per l’aumento esponenziale delle attività dell’ICANN: “L’attuale ICANN ha spinto le proprie attività probabilmente più in là del dovuto, di certo più di quanto io avrei voluto”.

Secondo Cerf, l’attribuzione all’ICANN dell’insieme delle analisi delle proposte di nuove estensioni di dominio, presentate nelle scorse settimane da 44 imprese, è stato un errore: “Non deve essere l’ICANN ma il mercato a gestire tutte le questioni finanziarie”. Il ruolo essenziale dell’organismo che ora Cerf guiderà per almeno un anno senza alcun compenso dovrebbe essere, ha detto, solo quello di “trovare un’azienda capace di subentrare ad un’altra qualora questa non riesca a gestire le estensioni di dominio come ha promesso”.

“Non possiamo – ha spiegato Cerf – gestire questo intero processo come se Internet non dovesse crescere. Dobbiamo anzi assicurarci che il motore continui a girare. E dobbiamo ancora trovare un modo per cui tutto questo processo evolutivo sia più meccanico” e meno discrezionale.

Il ‘visionario’ Cerf, che sostituisce il chairman precedente, la criticatissima Esther Dyson, ha davanti a sé una strada tutta in salita. Da quando è nato, infatti, l’ICANN non ha saputo ispirare fiducia non solo nella comunità degli utenti ma nemmeno in quella degli operatori e degli “ingegneri della Rete”. Negli ultimi mesi, poi, una serie di passi falsi ha provocato verso’ICANN una forte ostilità che si è andata ampliando.

E non va sottovalutato il parere di Andy Mueller-Maguhn, commissario dell’ICANN eletto online e esponente del Chaos Computer Club. Mueller-Maguhn, l’unico che si è astenuto nella votazione per il nuovo chairman (oltre allo stesso Cerf), ha affermato: “Nessun dubbio che abbia fatto un ottimo lavoro per la Rete, ma ora è legato all’industria. Non sono sicuro se Cerf riesca o meno a tenere separate, nella sua vita, l’attività nell’industria e quella nell’ICANN”.

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Pubblicato il
20 nov 2000
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