Washington (USA) – Con un complesso sistema di percentuali che aggravano le pene per chi viene condannato per crimini informatici i magistrati americani, a partire dal primo novembre, tenteranno di spaventare cracker crew, virus writer ed emuli sovversivi di Kevin Mitnick.
Come previsto dalle aggravanti varate da una Commissione della magistratura incaricata l’anno scorso dal Congresso, le sentenze saranno modificate come segue:
– 25 per cento di pena in più per chi prende possesso di account di posta elettronica o ruba dati personali, comprese immagini fotografiche, informazioni finanziarie o sanitarie.
– 50 per cento in più per i creatori di worm e di virus
– 50 per cento in più per chi condivide con chiunque le informazioni personali rubate, con un ulteriore raddoppio se quelle informazioni sono diffuse via internet
– 100 per cento in più per i cracker che accedono a computer governativi o militari oppure a reti che abbiano a che fare con il sistema di telecomunicazione nazionale americano o quello di distribuzione dell’energia elettrica
– i cracker che accederanno ad account bancari saranno puniti a seconda di quanti soldi si trovano depositati su quei conti, anche se neppure un dollaro è stato sottratto. Se invece i soldi, o una parte, vengono rubati allora la sentenza potrà essere più pesante di un ulteriore 50 per cento
Secondo il dipartimento di Giustizia, le sentenze emesse con questo nuovo schema potranno finalmente “essere adeguate alla gravità dei crimini informatici”. Nulla cambia, peraltro, nelle leggi che prevedono pene fino all’ergastolo per chi, nel compiere un attacco informatico, mette a rischio la vita di qualcuno.
Di interesse notare che secondo Kevin Mitnick, oggi consulente di sicurezza informatica e un tempo celeberrimo hacker, l’aggravio delle pene non muterà sostanzialmente i comportamenti dei cracker.