Roma – In uno dei momenti più caldi per il proprio business sulla registrazione dei domini internet, VeriSign ha annunciato la cessione per 100 milioni di dollari della sua controllata Network Solutions al gruppo Pivotal Private Equity.
VeriSign ha tenuto a precisare che nelle sue mani rimane tutta la gestione dei registri.com e.net nonché tutta l’infrastruttura di business. Con Network Solutions, cioè, se ne va soltanto quella parte del business legato alle transazioni e acquisti di domini.
In una nota diffusa nelle ore immediatamente successive all?operazione e indirizzata ai detentori di dominio, Network Solutions ha voluto sottolineare che per i suoi clienti nulla cambia e ha spiegato che l’acquisizione dovrebbe essere completata entro la fine del trimestre.
Nelle ore in cui veniva annunciata la cessione, però, il management di VeriSign ha dovuto subire un pressing da parte dell’ ICANN . L’organizzazione che gestisce il sistema dei domini, infatti, ha cercato di capire perché VeriSign abbia introdotto il contestatissimo servizio SiteFinder , sospeso nei giorni scorsi, senza prima consultare non solo ICANN ma più in generale la “technology community”.
Dopo un teso dibattito, in cui VeriSign ha difeso SiteFinder pur scusandosi per la gestione della comunicazione del lancio, l’azienda ha anche confermato che è ancora in piedi l’ipotesi di riattivarlo. L’azienda ha persino sventolato un sondaggio secondo cui gli utenti preferiscono il servizio Site Finder a quelli predisposti da aziende come America Online o Microsoft per i propri utenti.
Quasi promettendo un prossimo ritorno di Site Finder, con qualche modifica per venire incontro alle critiche e denunce piovutele addosso, un vicepresidente VeriSign ha affermato che “abbiamo avuto moltissime critiche costruttive da esponenti della comunità tecnologica, e siamo loro molto grati. Credetemi, vogliamo assicuravi che vi ascoltiamo, che ci preoccupiamo, che quanto dite è per noi importante e che su quelle basi intendiamo muoverci”. Basta crederci?