SCO minaccia nuove denunce

SCO minaccia nuove denunce

Sostiene che nei prossimi tre mesi potrebbe sguinzagliare i propri avvocati contro alcune grosse aziende che usano Linux. Se acquisirà SuSE, SCO si scaglierà anche contro Novell
Sostiene che nei prossimi tre mesi potrebbe sguinzagliare i propri avvocati contro alcune grosse aziende che usano Linux. Se acquisirà SuSE, SCO si scaglierà anche contro Novell


Las Vegas (USA) – Non si ferma la macchina da guerra costruita da SCO Group per sconfiggere, e infine convertire alla fede di Unix, le orde di pagani che si battono sotto gli stendardi del Pinguino. Spinta dal celebre azzeccagarbugli David Boies, la minacciosa macchina di SCO punta ora verso gli utenti di Linux e verso Novell.

In questi giorni SCO ha infatti annunciato che entro i prossimi 90 giorni intende avviare un altro round di denunce nei confronti di “alcuni fra i maggiori utenti di Linux” con l’obiettivo di “far comprendere alle aziende che usano Linux la natura del problema”. Un problema legato, come noto, all’ipotesi che il celebre sistema operativo open source contenga porzioni di codice protette dai copyright di Unix.

Il boss di SCO, Darl McBride, ha ribadito che nelle versioni 2.4 e 2.6 del kernel di Linux si trova “un sostanzioso numero di righe di codice chiaramente copiate da Unix System V”. Codice che, secondo McBride, costituisce una violazione del proprio copyright “che non può essere risolta attraverso una semplice rimozione delle stesse dai sorgenti di Linux”. Nonostante questo, il capo di SCO sostiene che non è sua intenzione distruggere Linux o l’open source: “con i giusti accorgimenti di bilancio, l’open source sicuramente ha dei meriti”

Allargando ulteriormente il fronte d’attacco, McBride ha poi fatto sapere che i suoi avvocati stanno verificando che il codice sorgente alla base dei principali derivati open source di BSD Unix non infranga i propri copyright.

Il massimo dirigente di SCO ha infine puntato il dito sull’ annunciata acquisizione di SuSE Linux da parte di Novell, acquisizione che, secondo McBride, non s’ha da fare. Egli sostiene infatti che questa operazione violerebbe un accordo di non concorrenza stipulato fra Novell e la propria azienda all’epoca in cui SCO acquistò dalla prima il codice sorgente di Unix e i relativi copyright.

Anche in questo caso ci potrebbe scappare una bella causa. McBride ha infatti avvertito Novell che se proseguirà nella transazione verrà trascinata in tribunale.

Una minaccia a cui Novell ha risposto immediatamente con un breve comunicato in cui smentisce la presenza, nel contratto stipulato a suo tempo con SCO, di qualsiasi clausola di non concorrenza. L’azienda ha poi detto di non aver ricevuto nessun reclamo formale da SCO in merito alla questione e di essere pronta, nell’evenienza, a difendersi in tribunale.

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Pubblicato il
20 nov 2003
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