Roma – La notizia apparsa ieri su AltoAdige è di sicuro interesse per molti italiani. Si tratta dell’ordinanza emessa dal giudice Edoardo Mori del Tribunale del riesame di Bolzano, una ordinanza dalla quale emerge che modificare con un chip la Playstation, pratica diffusa a livello epidemico in Italia, nel nostro paese è perfettamente legale .
L’ordinanza determina l’illegittimità dei molti sequestri decisi dalla Procura della Repubblica di Bolzano ed operati dalla Guardia di Finanza nel corso di una vasta operazione che in alcune province ha riguardato le Playstation Sony modificate mediante l’uso di chip reperibili in commercio.
Secondo il giudice Mori, il caso è quello di consumatori che si trovano a comprare sistemi elettronici a cui vengono posti dei limiti di funzionamento e di utilizzo dai produttori. “Sarebbe – scrive Mori – un po’ come se la FIAT vendesse un’auto con il divieto di uso per extracomunitari e per strade extraurbane”.
AltoAdige ricorda come il caso sia nato da una iniziativa internazionale della Sony secondo cui è illegale rimuovere le protezioni che impediscono la lettura di giochi non originali o provenienti da mercati geografici diversi da quello di riferimento (Europa, Asia, America e Australia sono le quattro aree qui contemplate).
Secondo Mori invece l’utilizzo del chip che rimuove queste limitazioni – visto che il suo uso principale non può essere considerata la possibilità di far uso di copie pirata – è del tutto legittimo in quanto la legge a cui si è appellata Sony, quella sul diritto d’autore, non può impedire a chi acquista un bene a “goderne nel modo più ampio ed esclusivo” . Come a dire, dunque, che se la macchina viene arbitrariamente “frenata” è legittimo giocarci sopra per consentirle di esprimere il suo meglio.