Windows più aperto per l'India

Windows più aperto per l'India

Microsoft è in trattative con il governo di Nuova Delhi per introdurlo nel GSP, il programma che apre il codice di Windows ai governi che vi partecipano, tra cui l'Italia
Microsoft è in trattative con il governo di Nuova Delhi per introdurlo nel GSP, il programma che apre il codice di Windows ai governi che vi partecipano, tra cui l'Italia


Roma – L’India, mercato fondamentale per il software e non solo per l’area asiatica, terra patria di una enorme quantità di tecnici, ingegneri, sviluppatori e imprenditori della new economy, è ora al centro delle attenzioni di Microsoft sulla questione del codice di Windows.

Per superare possibili ostacoli e diffidenze e per migliorare la penetrazione di Windows nelle pubbliche amministrazioni e nelle strutture pubbliche in generale, Microsoft ha infatti intavolato un dialogo con il governo indiano affinché partecipi al suo Government Security Program (GSP), un progetto che intende aprire il codice sorgente di Windows ai paesi nei quali si sviluppano le attività del big di Redmond.

Spiegando la posizione di Microsoft Asia Pacific sull’argomento, il CTO della filiale di Microsoft, Peter Moore, ha spiegato che l’idea è quella di garantire che le tecnologie dell’azienda “sostengano gli interessi di sicurezza nazionale del paese” e che dunque colloqui sono auspicabili con le diverse agenzie nonché, evidentemente, direttamente con il Governo.

In attesa che Nuova Delhi si pronunci sul proprio interesse a partecipare a GSP, Moore ha anche sottolineato come una eventuale adesione a GSP consenta all’India come agli altri governi alcuni elementi in più su cui riflettere al momento di dover scegliere tra una soluzione software e l’altra. “Per i governi di tutto il mondo – ha spiegato riferendosi anche all’open source – è bene avere più scelte disponibili. Alla fine del giro, infatti, devono valutare i costi del software, le funzionalità e che fornisce e Microsoft si occupa di qualsiasi preoccupazione emerga sul valore del nostro software commerciale”. “Noi – ha continuato Moore – concorreremo liberamente nel mercato con il software open source mettendo sul campo il valore della nostra tecnologia”.

Va detto che il programma GSP da quando fu introdotto, nell’agosto dello scorso anno, ha guadagnato progressivamente sempre più consensi. A settembre anche l’Italia ha firmato l’intesa che consente al CNIPA, il Centro Nazionale per l’Informatica nella Pubblica Amministrazione, di dare un’occhiata ravvicinata al codice sorgente di Windows, una piattaforma ampiamente utilizzata nelle pubbliche infrastrutture italiane.

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Pubblicato il
23 gen 2004
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