Roma – Riscrivere tutte le porzioni del kernel di Linux che potrebbero violare le proprietà intellettuali di terzi, incluse quelle di Microsoft. È questo, secondo quanto riportato da Linux Business Week (LBW), l’obiettivo che si sono prefissati alcuni supporter del Pinguino come IBM, OSDL e Intel.
Le tre organizzazioni, insieme ad altre, sarebbero sul punto di annunciare la formazione di un consorzio che, coadiuvato da un team di consulenti legali, si dovrebbe occupare di valutare quali componenti del kernel di Linux sono più vulnerabili al rischio di infrangere copyright o brevetti di aziende non enumerate fra gli “amici” dell’open source. La fase successiva consisterà nel mettere mano ai componenti più a rischio, modificandoli o riscrivendoli da zero.
Al momento non c’è ancora nulla di ufficiale, tuttavia LBW sostiene che l’annuncio della formazione del consorzio sarà reso pubblico il 25 gennaio. Il nome dell’iniziativa è “Operation Open Gates”, evidente gioco di parole tra il termine inglese “cancelli” e il cognome del celebre fondatore di Microsoft.
L’iniziativa, se confermata, sembra nascere in risposta ad un rapporto in cui, lo scorso anno, la società Open Source Risk Management rivelava come il codice sorgente del kernel di Linux violasse, almeno potenzialmente, 280 brevetti, tra cui 27 di Microsoft. Alla realizzazione dello studio collaborò anche Dan Ravicher, senior counsel della Free Software Foundation.
Il consorzio sarà appoggiato dallo stato americano dell’Oregon e dalla città di Beaverton che, oltre a contribuire finanziariamente al progetto, avrebbero deciso di mettere a disposizione di quest’ultimo tecnici e sviluppatori provenienti da varie università locali.
In assenza di conferme o smentite non resta che rimanere in attesa notizie ufficiali.
Update – Newsforge.com ha pubblicato un articolo che smentisce la notizia pubblicata da LBW su quasi tutta la linea ed è quindi opportuno farla conoscere.
“I dirigenti di OSDL hanno detto che se è vero che la loro organizzazione sta lavorando con la città di Beaverton e lo stato dell’Oregon, questi soggetti non appoggiano affatto, come riportato, il consorzio che “sta riscrivendo” il codice di Linux”, ha scritto Newsforge.
A quanto pare l’obiettivo di IBM e altre aziende che fanno parte dell’ODSL è quello di creare un centro di ecellenza per Linux con base a Beaverton: al momento, tuttavia, non esisterebbe alcun piano definitivo.